La tensione a Gerusalemme resta alta dopo un presunto attentato che ha coinvolto un’auto, con civili travolti e feriti. Il conflitto israelo-palestinese continua a mietere vittime, mentre le autorità e la diplomazia internazionale cercano di gestire una situazione segnata da violenze ricorrenti e crescenti timori per la sicurezza della popolazione.
Diplomazia e tensioni sul conflitto a Gaza
La diplomazia internazionale tenta di arginare le ostilità. Dopo l’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver accettato la proposta americana in 20 punti per porre fine alla guerra a Gaza, senza però riconoscere uno Stato palestinese. L’esercito israeliano resterà presente nella maggior parte della Striscia.
Hamas, secondo fonti citate da Politico, dovrebbe rispondere entro pochi giorni. Un alto funzionario del movimento ha confermato di aver ricevuto il piano tramite i mediatori di Egitto e Qatar e di iniziare a valutarlo con le altre fazioni. Nel frattempo, almeno 30 palestinesi sono stati uccisi nei raid israeliani, tra cui 15 persone colpite mentre attendevano aiuti in un punto di distribuzione nel centro di Gaza.
Attentato a Gerusalemme, auto contro civili: ci sono feriti
Un episodio violento ha scosso la zona di al-Khader, a sud di Gerusalemme, dove un’auto ha travolto alcuni civili israeliani, ferendo due adolescenti. Il sospetto, secondo i media locali, sarebbe poi sceso dal veicolo con un coltello e sarebbe stato neutralizzato da un civile. L’uomo è stato identificato come residente di Beit Fajar, vicino a Betlemme. L’attacco ha generato grande allarme, assumendo i contorni di un possibile attentato.