Una tranquilla trasferta sportiva si è trasformata in tragedia lungo la superstrada Rieti-Terni, quando il pullman dei tifosi del Pistoia Basket è stato assalito da un gruppo di aggressori. Durante l’attacco, avvenuto al termine della partita contro la Sebastiani Rieti, mattoni e sassi hanno centrato il veicolo, causando la morte immediata dell’autista Raffaele Marianella.
Nell’ultima ora, le indagini hanno registrato una svolta: tre persone sono state fermate.
Autista del Pistoia Basket ucciso: autopsia e indagini per omicidio volontario
La Procura di Rieti ha disposto l’autopsia sul corpo di Raffaele Marianella per stabilire con precisione le cause del decesso e raccogliere eventuali elementi utili alle indagini. L’esame, che verrà eseguito presso l’ospedale della città, si concentra soprattutto sul trauma subito dall’autista a seguito del lancio di un masso contro il parabrezza del pullman.
Parallelamente, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, affidando gli accertamenti alla Squadra Mobile e alla Digos di Rieti.
Assalto al pullman del Pistoia Basket: autista ucciso, tre fermati nelle indagini
Le indagini sull’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket hanno registrato una svolta: tre persone sono state sottoposte a fermo. Gli inquirenti della Procura di Rieti, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, hanno portato in carcere tre ultras della Sebastiani Rieti ritenuti responsabili dell’aggressione, avvenuta lungo la superstrada Rieti-Terni all’altezza dello svincolo di Contigliano.
Secondo quanto emerso, i tre fermati sarebbero legati a movimenti di estrema destra e coinvolti nella pianificazione dell’assalto, come dimostrato dall’analisi di chat in cui si discuteva di una “spedizione punitiva” contro i tifosi pistoiesi.
Gli investigatori stanno ancora ricostruendo la dinamica dei fatti attraverso immagini di sorveglianza, celle telefoniche e altre evidenze scientifiche, compreso l’esame del masso che ha colpito l’autista.