Nel Canale di Sicilia si è verificata un’ennesima drammatica vicenda legata al fenomeno migratorio. Alcuni migranti, nel tentativo disperato di raggiungere un peschereccio, si sono gettati in mare, mettendo a rischio la propria vita. Purtroppo, tre di loro risultano ancora dispersi nelle acque agitate.
Il racconto dei sopravvissuti e la situazione sull’isola di Lampedusa
La drammatica vicenda è stata ricostruita grazie alle testimonianze raccolte dalla Guardia costiera e dagli operatori dell’hotspot di Lampedusa, dove sono stati trasferiti i 50 migranti salvati. Il gruppo aveva seguito per ore l’imbarcazione avvistata all’orizzonte, ma con il carburante finito, alcuni hanno tentato l’estremo gesto per attirare l’attenzione.
Intanto sull’isola medica, alcuni bambini, tra cui una bambina gravemente disidratata, hanno ricevuto assistenza sanitaria. Tra i soccorsi della notte, anche un altro minore proveniente da un diverso barcone salvato con a bordo migranti di varie nazionalità, partiti dalla Libia dopo aver pagato somme ingenti per la traversata.
Canale di Sicilia, migranti si gettano in mare per salire su un peschereccio: tre dispersi
Nel corso di un’ennesima drammatica traversata nel Mediterraneo, tre migranti — due uomini provenienti dalla Guinea e un minore del Camerun — si sono gettati in mare nel tentativo disperato di farsi notare da una nave distante, probabilmente un peschereccio.
Il gesto estremo sarebbe avvenuto dopo che il barchino sul quale viaggiavano, con a bordo circa 50 persone, ha esaurito il carburante durante la navigazione nel Canale di Sicilia. I tre, sperando di essere soccorsi insieme agli altri, si sono lanciati nelle acque agitare, ma sono scomparsi senza lasciare traccia.