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Un casolare rurale a Castel d’Azzano, nel Veronese, si è trasformato in una trappola mortale: tre carabinieri sono morti e altri 13 tra militari e agenti sono rimasti feriti in un’esplosione devastante. La vicenda ha scosso profondamente l’Arma e l’intera comunità, lasciando dietro di sé dolore, incredulità e interrogativi sul gesto apparentemente premeditato che ha strappato la vita a servitori dello Stato nel pieno esercizio del loro dovere.
Ecco chi erano le vittime.
Tragedia a Castel d’Azzano: l’esplosione e la dinamica dell’intervento
L’esplosione si è verificata all’alba in un casolare fatiscente di Castel d’Azzano, occupato da tre fratelli già noti alle forze dell’ordine per minacce analoghe. La casa era saturata di gas e, al momento in cui i carabinieri e gli agenti dell’unità antiterrorismo si sono avvicinati per lo sgombero, l’apertura della porta ha innescato una violenta deflagrazione. L’intero edificio di due piani è crollato, travolgendo i soccorritori e generando fiamme e detriti.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna dei tre fratelli avrebbe attivato l’esplosione di una molotov, mentre uno dei due uomini ha cercato di fuggire nei campi, venendo successivamente fermato senza opporre resistenza.
Il Procuratore Capo di Verona, Raffaele Tito, ha confermato che, secondo le indagini in corso, si tratterebbe di un omicidio premeditato: l’ambiente interno era saturo di bombole di gas e, al momento dell’irruzione, gli operatori hanno percepito un fischio probabilmente legato all’apertura delle bombole.
Bilancio dei feriti e intervento dei soccorsi dopo l’esplosione a Castel d’Azzano
Durante l’esplosione e il successivo crollo del casolare di Castel d’Azzano, avvenuti nel corso di un’operazione di sgombero, oltre ai tre carabinieri deceduti e recuperati dai vigili del fuoco, sono rimasti feriti 11 carabinieri, trasportati in codice rosso ma non in pericolo di vita in quattro ospedali locali, mentre altri tre militari sono risultati illesi. Tra i feriti figurano anche quattro agenti delle Unità Operative di Primo Intervento della Polizia di Stato, sette vigili del fuoco, tutti ricoverati per accertamenti, e una donna.
Le operazioni di messa in sicurezza dell’area proseguono, con l’impiego di 25 unità dei vigili del fuoco, tra squadre ordinarie, unità cinofile e personale USAR.
Tragedia a Castel d’Azzano: chi erano i tre carabinieri morti nell’esplosione
Le vittime dell’esplosione sono il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, 56 anni, comandante della Squadra Operativa di Supporto del 4° Battaglione Veneto; il Brigadiere Capo Valerio Daprà, anch’egli 56enne, e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, 36 anni. Il sindacato Sim Carabinieri ha ricordato che si tratta di servitori dello Stato che hanno onorato l’uniforme fino all’estremo sacrificio, sottolineando la vicinanza alle famiglie dei militari deceduti e ai colleghi feriti, cui augurano una pronta guarigione.
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