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Il 27 ottobre, diverse scuole situate ad Avellino e nei comuni limitrofi hanno sospeso le loro attività a causa di una forte scossa di terremoto verificatasi sabato sera, con una magnitudo di 4. Questa decisione è stata assunta per garantire la sicurezza degli studenti e degli insegnanti, consentendo le necessarie verifiche strutturali degli edifici scolastici.
Ordinanze di chiusura delle scuole
In seguito alla scossa, il comune di Avellino ha emesso un’ordinanza commissariale che prevede la chiusura di tutte le scuole, pubbliche e private, di ogni grado, inclusi gli asili nido. L’ordinanza stabilisce anche il divieto di accesso a tutti i plessi scolastici, eccetto per il personale tecnico incaricato delle verifiche di agibilità e sicurezza, nonché per le forze dell’ordine e il personale della Protezione civile.
Chiusura a Montefredane
Montefredane, il comune più vicino all’epicentro del sisma, ha seguito la stessa linea, emettendo un’ordinanza sindacale per la chiusura delle scuole. Questa misura è stata adottata al fine di effettuare verifiche tecniche sui vari istituti scolastici, garantendo che nessun alunno fosse esposto a possibili rischi.
Decisioni analoghe a Benevento
Anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha preso provvedimenti simili, firmando un’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole della città. L’ordinanza include non solo le scuole pubbliche e private, ma anche gli asili nido, evidenziando l’importanza di garantire la sicurezza di tutti gli studenti nel territorio comunale di Benevento.
Altre strutture chiuse
Oltre alle scuole, il provvedimento ha comportato la chiusura di uffici comunali, parchi, ville e teatri. Questa decisione è stata assunta in risposta alle scosse di terremoto avvertite nella zona, con l’intento di consentire le opportune verifiche strutturali e garantire l’incolumità dei cittadini. È fondamentale che gli enti competenti siano pronti a rispondere a eventuali criticità che possano sorgere a seguito di tali eventi.
Il sindaco ha invitato i privati a segnalare eventuali problemi strutturali ai Vigili del Fuoco, assicurando che ogni aspetto legato alla sicurezza fosse attentamente monitorato. La chiusura delle scuole e di altre strutture è una misura precauzionale, necessaria per valutare l’impatto del terremoto e ripristinare la normalità nel più breve tempo possibile.