Ci sono storie di cronaca che scuotono la fiducia nelle istituzioni: cosa succede quando un poliziotto, garante della sicurezza, si trasforma in rapinatore? La vicenda di Cologno Monzese racconta proprio questo scenario inquietante. Un agente di polizia in servizio, insieme a un complice, è stato arrestato per tentata rapina, con travestimenti, targhe rubate e un possibile legame con un colpo avvenuto due settimane prima.
Inseguimento e arresto a Cologno Monzese: la telefonata che ha cambiato tutto
Un venerdì pomeriggio di fine ottobre, via Cavour a Cologno Monzese si trasforma in scena di tensione, come riportato dal Corriere della Sera. Una donna peruviana di 34 anni chiama disperata il 112: “C’è una macchina che mi sta inseguendo”, urla, sostenendo di riconoscere a bordo due uomini legati a una rapina avvenuta due settimane prima nella ditta in cui lavora.
La segnalazione fa scattare l’intervento immediato di diverse pattuglie del Radiomobile di Sesto San Giovanni e della Tenenza di Cologno. L’auto, una Citroën C4, viene intercettata e fermata: al volante un assistente capo della polizia di 50 anni in servizio presso l’Ufficio tecnico-logistico della Questura di Milano, accompagnato da un coetaneo di Buccinasco già noto per reati contro il patrimonio.
Nel bagagliaio, gli investigatori avrebbero trovato un vero e proprio arsenale di travestimenti e strumenti delle forze dell’ordine: pettorine, lampeggiante blu, radio portatile, placca della Polizia locale e un dispositivo di geolocalizzazione, oltre alle targhe originali del veicolo, sostituite con altre rubate poche ore prima. Tutto il materiale, insieme alla pistola d’ordinanza del poliziotto, viene sequestrato.
Cologno, arrestato poliziotto e rapinatore
Il primo episodio a cui la donna fa riferimento risale alla sera del 17 ottobre in via Righi: quattro uomini, uno armato, sarebbero entrati nella sede dell’azienda, minacciato il titolare e dipendenti in uno stanzino e fuggiti con un bottino di 12mila euro, tra banconote e monete. La fuga sarebbe avvenuta su un’Alfa Romeo Giulietta rubata, immortalata da telecamere di videosorveglianza.
Non è chiaro come la 34enne abbia identificato il poliziotto e il suo complice come presunti autori del colpo, e gli inquirenti stanno ancora ricostruendo quanto accaduto. I due sono stati arrestati, accusati di tentata rapina aggravata e ricettazione. Si trovano ora in carcere rispettivamente a San Vittore e a Monza, in attesa di convalida davanti al gip.