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Covid in autunno e inverno 2025: l’allerta degli esperti sui contagi

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Covid in autunno e inverno 2025: aumento dei contagi in Italia. Gli esperti segnalano una crescita dei casi, favorita dalla variante Stratus (XFG).

L’Italia si prepara ad affrontare una stagione invernale complessa sul fronte sanitario, con segnali preoccupanti che arrivano dai virus respiratori. Tra Covid-19, nuova influenza e altri agenti stagionali, gli esperti monitorano attentamente l’evoluzione delle infezioni e sottolineano l’importanza di misure preventive mirate, soprattutto per le persone più vulnerabili, in autunno e in inverno.

La ripresa del Covid e la variante Stratus

Secondo quanto riportato dagli specialisti italiani, i casi di Covid-19 stanno mostrando una risalita, trainati dalla diffusione della variante Stratus (XFG), una forma ricombinante del coronavirus capace di eludere in parte le difese immunitarie naturali.

Il Ministero della Salute ha segnalato nell’ultimo bollettino oltre 2.800 positivi settimanali, un incremento rispetto ai circa 2.000 della settimana precedente, ma alcuni virologi, tra cui Fabrizio Pregliasco, sottolineano che i dati ufficiali potrebbero essere sottostimati rispetto ai casi osservati nella pratica clinica quotidiana.

La riapertura delle scuole, secondo Pregliasco, favorirebbe ulteriormente la circolazione del virus, rendendo ancora più importante monitorarne attentamente l’evoluzione, soprattutto considerando che la variante Stratus si trasmette con maggiore facilità e può ostacolare le difese immunitarie.

Cos’è la variante Stratus: cosa sappiamo

La variante Stratus, conosciuta anche come XFG, è una sottovariante ricombinante del SARS-CoV-2, emersa nel 2025 dalla fusione di due sottotipi precedenti. Presenta mutazioni nel gene Spike che ne aumentano la trasmissibilità e la capacità di eludere parzialmente le difese immunitarie. I sintomi sono simili a quelli delle varianti precedenti, con febbre, tosse, mal di gola e, in alcuni casi, raucedine.

Nonostante la rapida diffusione a livello globale, le evidenze attuali non indicano un aumento della gravità della malattia, e le vaccinazioni disponibili continuano a offrire protezione contro forme severe.

Covid, lo scenario per autunno e inverno 2025: l’allarme degli esperti su contagi e diffusione

Accanto al Covid, gli specialisti osservano l’arrivo della nuova influenza stagionale 2025-2026. I dati provenienti dall’Australia, che anticipano l’andamento dell’inverno nell’emisfero nord, mostrano una diffusione sostenuta dei ceppi A/H3N2 e B/Victoria, suggerendo una stagione potenzialmente impegnativa anche in Italia, con la possibilità di coinvolgere tra il 15% e il 25% della popolazione.

L’Istituto Superiore di Sanità segnala che nella stagione 2024-2025 si sono registrati 601 ricoveri in terapia intensiva e 134 decessi per influenza, dati che evidenziano il rischio soprattutto per le persone fragili e non vaccinate.

Gli esperti raccomandano campagne vaccinali, che combinino i vaccini contro Covid e influenza, garantendo accesso facile, orari flessibili e coinvolgimento diretto dei medici di riferimento. Per la stagione influenzale, l’AIFA e l’EMA hanno approvato 11 vaccini aggiornati, basati sui ceppi circolanti e raccomandati dall’OMS, mentre le Regioni decidono annualmente quali prodotti rendere disponibili gratuitamente attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.