Il 35% circa dei cittadini maggiorenni ha sottoscritto almeno un contratto di mutuo o un finanziamento personale o finalizzato, in crescita del 4% rispetto allo scorso anno, nonostante la crisi geopolitica in corso. Nel contempo, anche grazie alle moratorie avviate oramai da anni che hanno consentito il congelamento delle rate, il tasso di default delle famiglie indebitate è calato ai minimi storici.
Il tasso di insolvenza sui crediti alle famiglie ha rilevato un progressivo calo dall’inizio del 2024 arrivando a toccare l’1%. Rispetto a quasi il 2% registrato 3 anni fa. L’importo medio della rata pagata mensilmente ammonta a 300 euro circa (il 10% circa in meno rispetto a cinque anni fa), mentre il debito residuo risulta pari a 29.000 euro circa, in deciso calo rispetto agli anni scorsi. La maggior sostenibilità del debito è correlata al ribasso dei tassi di interesse e all’orientamento degli italiani a preferire piani di rimborso più lunghi rispetto a qualche anno fa. Cresce la domanda di prestiti finalizzati mentre sull’indebitamento globale delle famiglie pesano meno i mutui, che corrispondono a circa il 25% dei finanziamenti in essere. La crisi ha indubbiamente influenzato i progetti di spesa ma la ripresa economica avviata, i bassi tassi di interesse e la notevole sostenibilità degli impegni in essere attenueranno le tensioni finanziarie. Attualmente ad essere congelato è il 2% circa dei finanziamenti in essere rivolti ai privati consumatori. A fine anno 2024 l’incidenza era invece intorno al 5%. Le moratorie sui mutui immobiliari sono invece calate al 3% circa dei contratti contro un 9% circa registrato lo scorso anno. Continuano infine a calare i tassi dei prestiti personali; la riduzione del costo dei prestiti si riferisce soprattutto gli importi più elevati dove il risparmio diventa più interessante. La tendenza, comunque, è generale. Osservando invece il comparto mutui, la rata media si aggira intorno ai 600 euro mentre cala il debito residuo, poco meno di 100.000 euro. Complessivamente l’incidenza dei mutui oggi rappresenta il 25% circa del totale dei finanziamenti in essere, mentre la quota di prestiti personali arriva al 32% circa. Sono però i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi come auto, moto, elettrodomestici, viaggi etc. a risultare la forma di credito più diffusa. Si ricorre al credito perlopiù per acquisto casa (35%), mezzi di trasporto (32%) e elettrodomestici (18%).