«Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo nelle nomine dei presidenti delle Autorità di sistema portuale. Non solo si registrano ritardi significativi dovuti alle contrapposizioni tra i partiti di maggioranza, ma alcuni dei candidati designati hanno finora mostrato elementi che sollevano dubbi sulla piena adeguatezza al ruolo».
Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto–Confcommercio non è uno che le manda a dire.
Sulla questione “nomine autorità portuali” si sta battendo da mesi affinché «la competenza prevalga sull’appartenenza politica». Una battaglia per la quale non ha mancato di riservare stoccate anche a Fratelli d’Italia, forza politica di maggioranza relativa in Parlamento ma soprattutto il partito della premier Giorgia Meloni, la quale ovviamente, sulla partita, ha un peso non indifferente.
Crociere, per Venezia “sono una risorsa, non un problema”
A finire all’indice del numero uno della Conftrasporto, adesso, invece, è Matteo Gasparato, attuale commissario e prossimo presidente designato (dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale (che comprende Venezia e Chioggia).
Pasquale Russo attacca Gasparato sul tema caldissimo delle “crociere a Venezia”. «In audizione al Senato – spiega il presidente della Conftrasporto – il commissario designato (Gasparato, appunto, NdA) ha attribuito alle crociere il fenomeno dell’overtourism. Eppure, anche nei momenti di massimo traffico, il crocierismo – che rappresenta una risorsa importante per il territorio – incideva non oltre il 5% delle presenze turistiche annuali in città».
Secondo Russo, questa interpretazione risulterebbe infatti riduttiva rispetto al reale valore del settore, che contribuisce in modo significativo all’economia locale e alla visibilità internazionale del porto.
Conftrasporto: competenza e visione per l’Autorità Portuale
«È fondamentale – sottolinea ancora Russo – che chi guida un’Autorità portuale si dedichi con la massima attenzione allo studio dei dossier e alle priorità strategiche dello scalo. Venezia ha bisogno di un presidente competente, capace di valorizzare il porto e rilanciarne il ruolo internazionale».
La conclusione di Russo è: «Non servono posizioni che possano essere percepite come un freno allo sviluppo, ma visioni e competenze all’altezza della sfida».