Coronavirus Bresso: l'epicentro dell'epidemia è un circolo di carte

Bresso è uno dei comuni milanesi maggiormente colpito dall'epidemia di coronavirus: pare che la malattia sia arrivata in un circolo di carte.

Con 127 contagi e 20 morti, Bresso è uno dei comuni milanesi maggiormente colpito dal coronavirus.

Da quanto si apprende, inoltre, la sua popolazione è costituita per quasi il 30% da persone con più di 65 anni. Molti anche quelli oltre i 75. Il totale degli abitanti è di circa 26 mila. A far scoppiare l’epidemia, secondo alcune ipotesi, potrebbe essere stato il gioco delle carte che molti fanno presso il circolo Libertas.

Coronavirus Bresso

Il paziente zero dal quale sarebbe scoppiata l’epidemia e il contagio da coronavirus a Bresso, nel milanese, sarebbe un uomo di Niguarda. Quest’ultimo, come molti altri anziani del paese, si recava regolarmente al centro Libertas per giocare a carte. Il 28 febbraio, però, mentre nel lodigiano iniziavano a morire molte persone, a Bresso correva una voce: “Hanno chiuso il Libertas, i baristi sono ammalati. Ma anche alcuni clienti”.

I cittadini hanno preso da subito seriamente le misure adottate per contenere il contagio, ricordando l’epidemia precedente di legionella. “Dall’ 11 marzo abbiamo deciso di far chiudere bar, parchi pubblici – ha spiegato il sindaco Cairo -. Da quella data i nostri ammalati sono passati da 60 a 120. Una crescita del 100%. Ma in altre aree urbane nello stesso periodo la curva è salita del 600%”.

Il caso di Bresso rimane un mistero: l’età media del contagio è passata da 75 a 55 anni. “Da un lato è il segnale che la protezione dei pensionati ha funzionato, li ha messi al riparo – ha dichiarato ancora Cairo -. I nuovi contagiati sono persone entrate a contatto in ambito familiare o lavorativo. In mezzo ci saranno operatori sanitari: molti nostri abitanti lavorano negli ospedali tra Sesto San Giovanni, Niguarda, la Multimedica, il Bassini di Cinisello”.