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Coronavirus, nei campi nomadi di Roma positivi alcuni rom

Coronavirus, Roma: positivi rom nei campi nomadi

Coronavirus nei campi nomadi di Roma: un giovane rom di 33 anni è risultato positivo, ma i casi sono di più.

Il Coronavirus si espande ormai in ogni dove e colpisce anche i rom dei campi nomadi a Roma. Un 33enne residente al Quarticciolo è ricoverato presso l’Ospedale Spallanzani, in terapia intensiva per via delle sue gravi condizioni. Essendo possibile che alcune persone presentino il virus in maniera asintomatica, il Campidoglio si sta interrogando sul da farsi.

Coronavirus fra i rom

Fortunatamente, la moglie e i 4 figli del 33enne positivo non sono contagiati, anche se il tampone è stato fatto soltanto alla donna e si teme espansione nel campo nomadi di via Salviati.

Oltre al giovane di Quarticciolo, diversi altri casi sono in fase di accertamento, di cui alcuni già acclarati: si tratta di 3 nomadi che vivono nelle case popolari di Roma Capitale. Negativi invece i 4 rom che vivono nel campo di via di Salone.

Roma, piano d’azione nei campi

I villaggi tollerati che ospitano nomadi nella Capitale sono 9, con una popolazione di 3,446 persone di cui 1,601 minori senza contare i campi abusivi, soprattutto nella zona Nord-Est tra il IV e VI Municipio. A

Al momento, dal Campidoglio non sono giunte comunicazioni riguardo eventuali provvedimenti in merito. Le associazioni Ermes e Arci stanno studiando un piano di sostegno per gli abitanti dei campi nomadi, con fornitura di viveri, medicinali, mascherine e guanti.

L’ufficio speciale rom, sinti e caminanti si riunirà per decidere come muoversi, mentre la Asl di competenza provvederà ad effettuare verifiche a Quarticciolo e in via Salvati, dove le condizioni igienico-sanitarie sono abbastanza gravi.