Coronavirus, l'affetto degli infermieri con i pazienti anziani non udenti

Per i malati di Coronavirus è essenziale l'affetto degli infermieri, i quali sono di grande aiuto soprattutto ai pazienti anziani non udenti.

Un dolore dirompente affligge il mondo intero.

Un male invisibile che spezza i cuori di tante famiglie. Con numeri allarmanti, il Coronavirus è la pandemia che sta scombussolando l’esistenza di ciascuno di noi. Più e meno giovani costretti alla terapia intensiva, intubati e completamente soli. Nessun parente può entrare per una visita, portando borse, vestiario, biancheria pulita, qualche ricordo. Il Covid-19 condanna a una solitudine di fronte alla quale si resta completamente impotenti. Gli ospedali sono al collasso, mancano i posti letto e spesso anche le dovute protezioni.

Nei cimiteri non c’è più posto e in molte città il frastornante silenzio si fa simbolo di un lutto che non accenna a esaurirsi. Ai flash mob e ai canti sui balconi si sostituisce l’incontenibile sofferenza di molti. Medici e infermieri sono i veri eroi del XXI secolo. Combattono strenuamente cimentandosi in turni massacranti, con mascherine che fanno male, tute che fanno sudare e guanti che provocano abrasioni. Una volta a casa sembra impossibile “lasciarsi andare”, rilassarsi, pensare ad altro.

La mente resta tra le corsie affollate di persone che stanno male. Il cuore resta sofferente. Chiusi in trincea per contrastare il Coronavirus, gli infermieri danno conforto e affetto anche ai tanti pazienti anziani non udenti, che in questa situazione rischiano di sentirsi lontano da tutto e da tutti.

Coronavirus, l’aiuto per i pazienti non udenti

Tra i molti malati risultati positivi al Covid-19, ci sono anche uomini e donne non udenti, che in difficoltà si trovano obbligatoriamente lontani dai loro affetti. Ma a farli sentire meno soli, tra cure e attimi di infinita dolcezza, sono proprio i medici e gli infermieri che ogni giorno lottano contro un male microscopico che sta devastando il pianeta. Forse, vedere sorridere i pazienti, vederli rasserenati e gioiosi in mezzo a così tanta sofferenza, è il più bel regalo, la più grande soddisfazione e la gratitudine più speciale che tutto il personale sanitario possa ricevere.

Per i pazienti non udenti la compagnia del personale sanitario è l’unica rassicurazione, l’unico ponte con il mondo esterno. Per loro l’USL di Modena ha escogitato un’idea davvero speciale. Gli infermieri, infatti, ritraggono i messaggi scritti sui fogli per comunicare con un paziente non udente all’ospedale di Pavullo. Le immagini fanno commuovere.

Si tratta principalmente di comunicazioni basilari, ma la loro importanza non ha limiti. Per chi è solo attaccato a un ventilatore un semplice “come stai?” può essere salvifico, diventando la domanda più dolce del mondo.

E la notizia “Coronavirus Negativo! Ti spostiamo in reparto” arriva dritta al cuore.

Alla dedizione con cui lottano ogni giorno per aiutare i molti malati, si aggiunge la generosità, l’altruismo, l’umanità e la grande passione di medici e infermieri.