L’ospedale San Giovanni Bosco di Torino si è improvvisamente trasformato in un focolaio Covid.
La medesima sorte era toccata, nel corso del 2020, alla Città della Salute.
Covid, focolaio al San Giovanni Bosco
Un soggetto infettato dal coronavirus è risultato erroneamente negativo agli esami per ricontrare la presenza o meno dell’avvenuto contagio, nonostante fosse evidente il manifestarsi di sintomi compatibili col virus. Tramite il falsonegativo, pertanto, il SARS-CoV-2 ha avuto modo di diffondersi in tre reparti del San Giovanni Bosco contagiando medici, infermieri, operatori sociosanitari e pazienti presenti in ortopedia, medicina e cardiologia.
In soli cinque giorni, sono risultati positivi al Covid circa 40 individui. Tra essi, i positivi riscontrati tra il personale medico e infermieristico sono attualmente pari a 8 professionisti.
Il trasferimento dei pazienti positivi e la procedura di sanificazione
Il San Giovanni Bosco di Torino, in seguito all’esplodere dei contagi, è stato classificato come focolaio Covid.
Data la situazione in corso di svolgimento, inoltre, l’Asl di Città di Torino ha attivato protocolli d’emergenza, in base ai quali è stata stabilita la chiusura del reparto di ortopedia collocato presso l’ospedale di piazza Donatori di Sangue mentre i pazienti positivi al coronavirus sono stati rapidamente trasferiti al Martini e all’ospedale Oftalmico.
Secondo le dichiarazioni rilasciate sinora, nessuno dei soggetti contagiati dal Covid presenta sintomatologie gravi né necessita del ricovero in terapia intensiva.
Per il San Giovanni Bosco, invece, è stato disposta la sanificazione di tutti i locali coinvolti, al fine di consentire un’immediata riapertura della struttura ospedaliera. Intanto, è stata aperta un’indagine per tentare di comprendere cosa abbia compromesso il tampone effettuato, inducendo un risultato di falsa negatività.