Con l’entrata in vigore del recente decreto sport, la sicurezza sulle piste da sci in Italia compie un passo significativo. La misura, pensata per tutelare gli appassionati e ridurre il rischio di incidenti gravi, rappresenta un cambiamento importante nelle norme che regolano la pratica degli sport invernali, uniformando le regole e rafforzando la protezione di chi scende sulle piste.
Decreto sport, cambia tutto: reazioni positive tra professionisti e operatori
La novità è stata accolta favorevolmente dagli operatori del settore e dagli insegnanti di sci. Barbara Milani, istruttrice nazionale con oltre vent’anni di esperienza, come riportato da Mediaset Tgcom24 sottolinea come il casco sia ormai parte integrante della sua pratica:
“Non affronto curve veloci né mi fermo in pista senza di esso, perché mi offre una sicurezza sia personale che nei confronti degli altri”.
Simile entusiasmo arriva da Stefano Zerpelloni, maestro di sci, che conferma il sostegno diffuso tra le scuole italiane:
“Tutte le scuole e tutti i maestri sono favorevoli all’uso del casco da parte di tutti, adulti compresi, perché è una misura che salva vite”.
Anche gli impiantisti si dichiarano soddisfatti: Stefan Hütter, responsabile marketing dell’Alpin Arena Senales, evidenzia l’impegno del settore nel garantire contesti sempre più sicuri, ritenendo l’adeguamento alla norma coerente con le politiche già adottate per ridurre i rischi e migliorare la gestione delle piste.
Le prime esperienze nelle località già operative mostrano quindi un clima positivo e una predisposizione generale all’accoglimento della nuova disposizione di sicurezza.
Decreto sport, cambia tutto per gli sciatori: nuovo obbligo e multe per chi non lo rispetta
A partire dall’inverno 2025/26, il casco diventerà un accessorio obbligatorio per tutti gli sciatori in Italia, estendendo l’obbligo già previsto per i minori di 18 anni agli adulti. La normativa, introdotta dal decreto sport entrato in vigore lo scorso agosto, punta a migliorare la sicurezza sulle piste e uniformare le pratiche tra gli utenti.
Chi dovesse trasgredire la regola rischia una sanzione di almeno 150 euro e, in alcune situazioni, il ritiro dello skipass da parte del personale degli impianti. L’obbligo si applica a tutti coloro che praticano sci alpino, snowboard, telemark e slittino sulle piste battute e negli impianti autorizzati, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti più gravi, come i traumi cranici.
Le prime verifiche sul rispetto della norma stanno già avvenendo nelle località che hanno aperto anticipatamente la stagione, con un monitoraggio attento da parte di maestri, addetti e forze dell’ordine.