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Il misterioso appunto di Emanuela Orlandi riapre il caso: emerge una nuova pista

emanuela orlandi

Pochi giorni prima di sparire, Emanuela Orlandi scrisse un appunto in cui citava un cineforum: la Commissione bicamerale indaga su questa pista.

Il caso di Emanuela Orlandi, scomparsa nel giugno 1983, resta uno dei misteri più complessi della cronaca italiana. Dopo decenni di piste contraddittorie e depistaggi, una nuova possibile svolta emerge dai lavori della Commissione bicamerale d’inchiesta: un appunto scritto di proprio pugno dalla ragazza, che menziona un teatro-cineforum sulla via Cassia, potrebbe offrire nuovi indizi sui suoi ultimi movimenti e frequentazioni prima della sparizione.

Il caso di Emanuela Orlandi: nuovi indizi dalla Commissione bicamerale

Una svolta potenziale nel caso di Emanuela Orlandi emerge dai lavori della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle sparizioni di Mirella Gregori e della stessa Orlandi, guidata dal senatore Andrea De Priamo. Secondo quanto dichiarato dallo stesso presidente all’ANSA, “le nostre indagini hanno individuato elementi inediti, grazie anche alla preziosa collaborazione del Ros dei Carabinieri”.

Tra questi spicca un appunto scritto di proprio pugno da Emanuela, in cui la ragazza fa riferimento a un luogo insolito: un teatro-cineforum denominato “Il montaggio delle attrazioni”, situato sulla via Cassia, a pochi passi dall’abitazione del regista di B-movies Bruno Mattei.

Nel testo, Emanuela descrive uno spettacolo teatrale visto poco più di un mese prima della sua scomparsa. “La rilevanza di questo elemento è oggetto di verifiche tuttora in corso e di aspetti ancora riservati – spiega De Priamo – ma sicuramente colpisce molto questa circostanza se si pensa che Bruno Mattei aveva dei contatti con alcuni studenti della scuola di musica frequentata da Emanuela”.

La scoperta del promemoria apre nuovi interrogativi sugli ambienti frequentati dalla ragazza e sulle persone che vi gravitavano, offrendo alla Commissione una prospettiva inedita sul contesto in cui la giovane viveva prima di sparire.

Emanuela Orlandi e il misterioso appunto inedito: emerge una nuova pista

La Commissione continua a indagare su ogni possibile scenario, senza tralasciare alcuna pista. De Priamo sottolinea: “stiamo lavorando sodo su tutte le piste, nessuna esclusa”.

Tra gli spunti più controversi vi sono le cosiddette piste di Londra e “amical familiare”, quest’ultima legata al defunto zio di Emanuela, Mario Meneguzzi, per cui finora non sono emersi collegamenti diretti con la scomparsa della ragazza. Viene inoltre approfondita la figura di Marco Accetti, nonostante lo scetticismo del presidente, e gli sviluppi di cronaca relativi agli scavi alla Casa del Jazz, possibili collegamenti con la Banda della Magliana e le testimonianze della comitiva di Sant’Anna.

Nel quadro complesso del caso Orlandi, che dura da oltre quarant’anni, questa nuova pista del teatro-cineforum rappresenta un tassello significativo. Come sottolinea De Priamo, “La vicenda di Emanuela merita verità e giustizia”.

L’analisi dei movimenti e delle frequentazioni della ragazza nelle settimane precedenti alla sparizione potrebbe finalmente offrire chiavi di lettura inedite, contribuendo a far luce su uno dei misteri più intricati della storia repubblicana italiana.