Emanuele De Maria il detenuto che stava scontando la pena nel carcere di Bollate e che aveva goduto del permesso lavorativo, proprio in questo contesto ha compiuto prima un omicidio, poi un tentato omicidio ed infine si è tolto la vita gettandosi dalle guglie del duomo. Ricostruiamo le ultime ore di vita del carcerato.
Emanuele De Maria, già omicida in passato
Emanuele De Maria era già stato in carcere in passato perché accusato dell’omicidio di una donna, Oumaima Rache 23enne uccisa a Castel Volturno nel 2016 quando De Maria rientra in Italia dopo aver compiuto un percorso di studi, mai concluso, in Olanda.
Come riporta Tgcom24 De Maria riesce a fuggire prima che possa essere eseguito il fermo e viene ritrovato 2 anni dopo al confine con i Paesi Bassi. Rientrato in Italia è condannato ad una pena di 14 anni e 3 mesi per omicidio volontario. Una parte la sconta nel carcere di secondigliano per poi essere trasferito nella struttura di Bollate.
Come ha passato le ultime ore De Maria, le telecamere lo hanno pedinato
A Bollate dal 2021 grazie ad un comportamento corretto riesce ad ottenere l’accesso al programma di reinserimento sociale come “ventunista” ovvero un detenuto autorizzato a lavorare all’esterno, sulla base dell’articolo 21.
Infatti dal 2022 lavora come barista all’Hotel Berna. Per ricostruire quanto accaduto bisogna partire da venerdì 9 maggio, De Maria e la collega Chamila Wijesuriya camminano nel Parco Nord ma dopo poche ore la donna scompare, grazie alle immagini delle telecamere il corpo sarà ritrovato domenica 11 maggio, senza vita e con ferite profonde alla gola e ai polsi.
De Maria con il telefono e la borsa della donna prosegue la sua vita come se nulla fosse, facendo due telefonate con il telefono della donna per poi cestinarlo.
Il giorno successivo, sabato 10 maggio, come spiega TgCom24, De Maria affronta un collega davanti all’Hotel Berna, nella collutazione perde il coltello, salvo poi riuscire a riprenderlo e a ferire al collo l’uomo di 50 anni. A fatica il ferito riesce a raggiungere la hall dell’albergo e a salvarsi la vita.
Nello stesso giorno acquista un biglietto per l’accesso alle guglie del Duomo di Milano, valevole per il giorno successivo. Infatti Domenica 11 maggio Emanuele De Maria si getta dalle guglie del Duomo morendo sul colpo.