Coronavirus, Wuhan dopo il lockdown: un graduale ritorno alla normalità

Dopo oltre 70 giorni di lockdown, l'8 aprile Wuhan è uscita dalla quarantena: le prime immagini di una città che torna alla normalità.

Wuhan, epicentro del focolaio di coronavirus in Cina, ha terminato la quarantena e nel periodo dopo il lockdown torna lentamente alla normalità.

Ma che cosa sta accadendo in città? Le prime immagini mostrano lunghe colonne di automobili che tornano a riempire le strade, gente sulle strade con mascherine e dispositivi di protezione, ma anche la paura di una seconda ondata di ritorno. La fine della quarantena a Wuhan è stata accolta con una grande festa, ma non manca il terrore che la malattia possa tornare indietro.

Coronavirus, Wuhan dopo il lockdown

Dopo oltre 70 giorni di lockdown, l’8 aprile Wuhan è tornata a vivere la quotidianità nonostante la convivenza con il coronavirus. Undici milioni di abitanti nella cittadina capitale della regione dell’Huberi che, per la prima volta il 28 aprile, ha registrato zero nuovi contagi. Un risultato che porta grande speranza ai cittadini, ma al tempo stesso fa tenere alta la guardia verso una possibile seconda ondata pandemica.

Nella fase 2 della Cina oltre il 92% delle aziende di Wuhan ha ripreso le attività e sono tantissime le auto che si sono riversate nelle arterie principali. Il traffico e lo smog sono saliti ai livelli consueti prima del virus e il prossimo 6 maggio – da quanto si apprende – anche i ragazzi torneranno a scuola. L’unica limitazione – per alunni e insegnanti – è quella di risultare negativi ai test.

Per registrare gli ingressi e le uscite, ai cittadini viene consegnato un tagliando rosa dove segnare l’orario nel quale si è lasciata l’abitazione e l’orario di ritorno. Disponibile anche un foglio per valutare dal punto di vista sanitario l’accesso al lavoro. Tutti i cittadini, infine, hanno dovuto scaricare l’applicazione per il tracciamento degli spostamenti.

La commissiona sanitaria provinciale ha reso noto che, ad oggi, restano in quarantena 1.728 persone che hanno avuto stretti contatti con soggetti infetti.

Potrebbero invece essere numerosi i soggetti asintomatici non ancora rilevati e per questo motivo gli esperti hanno convenuto di proseguire i test.