Coronavirus, dalla Cina arrivano gli occhiali che rilevano la febbre

Gli occhiali rilevano la febbre, un'idea cinese per contrastare il coronavirus.

In Cina uno sviluppatore di intelligenza artificiale e tecnologia di realtà aumentata ha brevettato degli occhiali in grado di rilevare la febbre che potrebbero essere un utilissimo strumento di contrasto alla pandemia da coronavirus.

Si chiamano T1 e a produrli è la startup Rokid, con sede a Hangzhou, che ha sviluppato questa sistema che permette di controllare uno dei primi sintomi dell’infezione da Covid-19: la febbre oltre i 37,5 gradi.

Gli occhiali che rilevano la febbre

Il metodo che sta alla base dell’invenzione ricorda molto il concetto già espresso da Google con i tristemente noti Google Glass, ma in questo caso gli occhiali sono arricchiti con un sensore ad infrarossi e una fotocamere che permettono, a chi li indossa, di avere consapevolezza della temperatura corporea di chi gli sta intorno.

Il sistema è dunque molto simile a quello già utilizzato negli aeroporti o all’ingresso delle fabbriche, ma permette un punto di vista più personale che rederebbe, per stessa ammissione degli agenti di Polizia cinesi che li hanno testati, molto più veloce e semplice il controllo.

Aumentano le richieste in Cina

Il vicepresidente di Rokid, Xiang Wenjie, afferma che la domanda per questo tipo di occhiali è aumentata. Il congegno tecnologico è stato sviluppato in sole due settimane, dopo aver venduto circa 1.000 paia a governi, parchi industriali e scuole.

“Oltre alla misurazione della temperatura fissa, l’occhiale T1 può fornire un controllo della temperatura anche a distanza o mentre si è in movimento, il che sarebbe di grande aiuto”, ha detto Xiang.