Coronavirus, il Regno Unito minaccia le matricole: stop assembramenti

Per il governo di Johnson, le matricole universitarie hanno poco da festeggiare: stop agli assembramenti, mentre salgono vertiginosamente i contagi.

Mentre nel Regno Unito i contagi da coronavirus sono in aumento, il governo si scaglia contro le matricole universitarie, che favorirebbero la catena del contagio: “Se continuate così, a rischio un nuovo lockdown“.

Coronavirus, il Regno Unito contro le matricole

In questi giorni, gli studenti che si sono iscritti alle università britanniche non intendono rinunciare ai tradizionali festeggiamenti. Secondo quanto riportano fonti locali, tanti giovani sono stati fermati perché ubriachi e in gruppo. Comportamenti un tempo tollerati, ma non oggi. Nelle ultime ore, i contagi di coronavirus stanno aumentando vertiginosamente; per questo, le autorità sanitarie non possono piùaccettare che la negligenza o leggerezza di alcuni sprezzanti del pericolo possa compromettere la situazione generale del Paese.

Molti giovani sono stati controllati all’ingresso dei locali: termometro alla mano, i buttafuori hanno il compito di valutare ogni singolo caso, mentre sono vietati gli assembramenti.

Il Regno Unito rischia una seconda ondata?

Nel frattempo, gli esperti chiedono estrema prudenza. Per gli scienziati facenti parte della task force sanitaria del governo, l’isola è di nuovo “a un punto critico“. Secondo gli esperti Chris Witty e Patrick Vallance, infatti, nelle prossime settimane il Regno Unito potrebbe affrontare 50mila nuovi casi di Covid-19 al giorno in sole tre settimane.

I dati diffusi domenica 20 settembre sono inequivocabili: i contagi hanno colpito circa 4mila persone, con 18 morti. In totale, il Regno Unito conta 394mila contagiato e 41.777 decessi dallo scoppio della pandemia. Per questo motivo, il premier Boris Johnson sta valutando se non sia necessario procedere a un blocco di due settimane per affrontare la nuova emergenza. Nel frattempo, ha invitato i giovani a non creare assembramenti: se, poi, sarà necessario, si provvederà alla riduzione dell’orario di apertura dei pub.