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Coronavirus, nel Regno Unito vietati i raduni sopra le sei persone

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Il governo di Boris Johnson ha varato una nuova stretta sugli assembramenti anti coronavirus, che entrerà in vigore nel Regno Unito al 14 settembre.

A partire dal prossimo lunedì 14 settembre nel Regno Unito saranno vietati i raduni e gli assembramenti con più di sei persone, al fine di contenere la diffusione del coronavirus che nelle ultime settimane ha superato sensibilmente la soglia di guardia. Il governo guidato da Boris Johnson ha infatti varato il provvedimento a seguito dell’enorme crescita dei contagi in tutto il paese, dovuto secondo gli esperti alla sottovalutazione del rischio epidemico da parte dei cittadini durante l’estate.

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Secondo la nuova norma dunque dal 14 settembre saranno vietati i raduni al di sopra delle sei persone, anche all’interno della propria abitazione, con pene in caso di mancato rispetto della legge che andranno da un minimo di 100 sterline a un massimo di 3.200. Gli unici luoghi o occasioni in cui saranno consentiti assembramenti sopra le sei persone saranno le scuole, gli uffici, i matrimoni e i funerali.

La decisione è stata presa dall’esecutivo britannico per cercare di contenere la crescita esponenziale dei contagi dal Covid-19 registratasi nelle ultime settimane nel paese, con picchi di oltre 2mila nuovi casi ogni 24 ore negli ultimi giorni. Per il momento tuttavia Johnson esclude il ricorso a un nuovo lockdown, che in caso dovesse essere attuato potrebbe essere il colpo di grazia definitivo per l’economia britannica già duramente colpita dalla precedente quarantena primaverile.

Dalla giornata di mercoledì 9 settembre inoltre, in tutto il paese partirà una campagna informativa volta a sensibilizzare la popolazione sui rischi degli assembramenti. Un messaggio rivolto in modo particolare nei confronti dei giovani, accusati da più parti di essere i principali responsabili della nuova ondata di contagi.