Quando la fragilità di un genitore si intreccia con l’amore e la preoccupazione di un figlio, il confine tra protezione e invasione può diventare sottile. È ciò che accade nella complessa vicenda che coinvolge Vittorio Sgarbi e la figlia Evelina, un confronto che non si consuma solo nei tribunali ma anche sul piano umano e affettivo.
Da un lato c’è un padre che rivendica la propria autonomia e il diritto di decidere della propria vita; dall’altro, una figlia che teme per la sua salute e per la sua lucidità. Sullo sfondo, la presenza di una compagna storica, Sabrina Colle, e l’eco mediatica che trasforma un dramma privato in un caso pubblico.
Vittorio Sgarbi e la figlia Evelina: un rapporto complicato
Dopo un periodo di grave crisi, Sgarbi ha confidato di aver ritrovato equilibrio grazie alla compagna Sabrina Colle: “È stata la mia medicina, con la sua dolcezza mi ha fatto uscire dal tunnel”. Da qui il desiderio di sposarla “subito, appena possibile”. Ma la scelta ha acuito le tensioni con la figlia Evelina, che ha chiesto al tribunale di verificare la sua capacità di gestire gli affari personali.
Il critico ha reagito con ironia e amarezza: “Io non ho bisogno di tutori, voglio solo vivere come decido io”. Evelina, invece, ha ribadito di voler solo il suo bene, ammettendo che “non è facile essere sua figlia” ma di perdonarlo comunque. Tra affetto e rancore, padre e figlia si ritrovano così su fronti opposti di una stessa battaglia: quella per la libertà e la cura.
Evelina Sgarbi torna a parlare del padre Vittorio: “Non voglio che qualcuno si approfitti di lui”
Evelina Sgarbi ha raccontato a La Stampa di aver chiesto un amministratore di sostegno per il padre, ex sottosegretario alla Cultura e oggi sindaco di Arpino, perché teme che non sia più in grado di tutelare i propri beni ed interessi. Ha spiegato di non riuscire quasi più a comunicare con lui e di averlo trovato “talmente male, talmente trasfigurato” da non riconoscerlo. “Per lui combatto sino alla fine”, ha detto, definendo la decisione dolorosa ma necessaria per proteggerlo.
Tornata in Italia dopo il suo ricovero per depressione, Evelina ha dichiarato di non volersi occupare del patrimonio paterno: “Non mi interessa a chi vadano i suoi beni, ma non voglio che qualcuno si approfitti di lui”.