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Filosofo Pievani spiega la "Cura" al con-vivere Carrara Festival

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Roma, 31 ago. (askanews) - Parola chiave dell'edizione 2021 di con-vivere Carrara Festival, in programma dal 9 al 12 settembre è la "Cura". Lo spiega in un video il filosofo e accademico Telmo Pievani, consulente scientifico del festival promosso da un Comitato composto da Fondazione Cassa di Ris...

Roma, 31 ago. (askanews) – Parola chiave dell’edizione 2021 di con-vivere Carrara Festival, in programma dal 9 al 12 settembre è la “Cura”. Lo spiega in un video il filosofo e accademico Telmo Pievani, consulente scientifico del festival promosso da un Comitato composto da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara (Ente Capofila), Comune di Carrara, Accademia di Belle Arti, Camera di Commercio di Massa Carrara, Fondazione Marmo Onlus, con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia Massa Carrara.

“Cura è un concetto sistemico, riguarda la nostra attualità, la mancanza di cura che abbiamo avuto nei confronti del nostro ambiente e viceversa la cura che abbiamo dato l’uno all’altro durante la pandemia, la cura della conoscenza, quella che ci ha permesso di ottenere i vaccini. Poi c’è la cura del futuro, dell’ambiente, della giustizia e dell’uguaglianza, tutti temi cari a con-vivere festival”, ha spiegato Pievani.

Sul tema della cura e la vulnerabilità umana interverranno al festival Telmo Pievani, autore del libro ‘La finitudine’ (2020), e il filosofo Salvatore Natoli, che parlerà di “Fragilità e fortezza”. In programma poi le lectio magistralis della filosofa Michela Marzano (“La cura di sé”) e quella dello psicanalista Vittorio Lingiardi (“Due persone che parlano in una stanza: storie che curano”). Lo scrittore Marco Malvaldi rifletterà invece sulla “cura del pensiero”, sull’uso del linguaggio si focalizzerà invece l’approfondimento offerto da Federico Faloppa, docente all’Università di Reading (Gb).

La concezione e la prassi della “cura” si muovono fra due poli: il corpo e l’anima. Pietro del Soldà, filosofo e conduttore radiofonico, ci mostrerà le connessioni fra queste due sfere e con uno sguardo rivolto anche ad altre culture, la lectio magistralis di Giuliano Boccali (già docente di indologia all’Università di Milano).

La dimensione della cura è stata nel tempo più spesso associata e identificata con la sfera del femminile e del materno, della donna dedita alla sfera delle relazioni familiari. Oggi le riflessioni invitano invece a considerare e rileggere la cura come una dimensione propria dell’essere umano nel suo complesso. Diverse saranno le relatrici che approfondiranno il tema: in particolare, la sociologa Chiara Saraceno, che ha diretto il festival nel 2020 e che toccherà in particolare temi e questioni urgenti nella società attuale, e la filosofa Nicla Vassallo con una riflessione su “La cura delle donne”.

La cura è alla base della solidarietà umana, come attenzione all’altro e come presa in carico dei suoi bisogni e della sua fragilità. In questa direzione, la cura dell’altro è, per così dire, intrinsecamente collegata alla cura di sé: non si ha davvero cura di se stessi se non si ha cura degli altri. Sarà in particolare rivolto a una riflessione su questi aspetti l’intervento della scrittrice Chiara Gamberale, che di recente ha realizzato il podcast “Gli slegati”, per raccontare le molteplici verità che si nascondono dietro ogni relazione.

Rivolgendoci alla sfera pubblica e politica, la dimensione del diritto ha bisogno di essere integrata e agganciata al senso del rispetto, della solidarietà, della responsabilità e della dignità in particolare nei confronti dei soggetti più deboli, di chi riceve ed è bisognoso di azioni di cura. Su questi temi dialogheranno assieme la sociologa Paola Bonizzoni e don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione della Casa della Carità di Milano. Sull’attenzione anche nei confronti delle persone con disabilità sarà rivolto l’incontro con Mario Paolini, organizzato da Centro documentazione handicap di Carrara.

Guardando, quindi, alla politica, occorre interrogarsi se esista autentica libertà laddove questa non è associata alla cura della libertà degli altri. La filosofa Luigina Mortari interverrà sulla necessità di fondare la dimensione politica sulla centralità della cura.

Alla mancanza di cura propria degli ignavi, ovvero di coloro che sono “non innamorati”, che non si schierano né si impegnano, sarà dedicato l’intervento di Lina Bolzoni (già docente di Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa) “Color che visser sanza nfamia e sanza lodo”. L’incontro, che ci porterà a indagare il gelido spazio dell’ignavia fra Dante e i nostri giorni, rientrerà nel calendario di appuntamenti di “Piazza Dante. Festival in rete”, un progetto condiviso che unisce quarantatré Festival di approfondimento culturale italiani.

Carlo Alberto Redi, docente di zoologia all’Università di Pavia, metterà in evidenza (in un intervento dal titolo “Non siamo dei buoni antenati”) come la pandemia Covid-19 rappresenti una sorta di cartina di tornasole, che ha smascherato la normalità che viviamo. Marino Gatto, professore emerito di Ecologia del Politecnico di Milano, sottolineerà come esista un profondo legame tra l’evoluzione della vita, e quindi della biodiversità, e il clima della terra.

Non poteva mancare una riflessione sulla tutela dei mari che sarà affidata a un incontro a due voci, organizzato assieme all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Porti di La Spezia e Marina di Carrara: il noto conduttore televisivo Patrizio Roversi dialogherà con Claudia Gili, attualmente dirigente tecnologo presso la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli.

Aver cura del mondo in cui viviamo ci porta, infine, a una attenzione specifica anche per la sfera artificiale, in particolare nei confronti del patrimonio artistico e culturale. L’architetto Guido Canali, compasso d’oro 2004, porterà la sua esperienza nel recupero e valorizzazione di musei nel corso di un incontro che costituirà un anticipazione del “Creativity Forum. Carrara for the Unesco Creative Cities” (24-26 settembre). La lectio magistralis del professor Salvatore Settis, che si è a lungo occupato di tutela e valorizzazione del patrimonio, rifletterà sul tema dell’incuria.

Sul tema della rigenerazione urbana sarà presentato l’approfondimento del docente di urbanistica Carlo Cellamare, evento realizzato in collaborazione con Erp, Edilizia Residenziale Pubblica di Carrara. “Generazioni”, incontro con Serena Giacomin, climatologa che conduce le rubriche di previsioni meteo e di approfondimento ambientale in onda sui canali Mediaset, Niccolò Baccellieri di Fridays For Future Carrara. Si affronterà il tema di come le attività umane stanno gradualmente influenzando il clima del Pianeta Terra, di quali sono gli effetti dei cambiamenti climatici.

Come sempre, diversi appuntamenti, realizzati anche in collaborazione con l’amministrazione comunale, offriranno uno sguardo al patrimonio artistico e culturale di Carrara.

Intrecci e connessioni fra arte, musica e cura saranno indagati da due incontri in programma: Davide Lazzeri accompagnato dal violinista Antonio Aiello in “Musica e terapia. A partire da Rossini”; “Il suono della cura” vedrà invece protagonista il chitarrista Marco Battaglia in dialogo con Pierdante Piccioni, primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Lodi: il suo racconto della lotta per ricostruire gli anni dimenticati in seguito alla perdita di memoria in un incidente stradale ha ispirato la fiction televisiva di grande successo di Rai1 Doc “Nelle tue mani”.

Grande attenzione come sempre agli appuntamenti delle 21.30. Le serate del festival inizieranno con Simone Cristicchi in concerto “Abbi cura di me Tour live 2021” (giovedì 9 settembre ore 21.30), venerdì 10 settembre sarà la volta di “Battiato libero” (con Pietro Sinigaglia, Gloria Clemente, Andrea Cozzani, Paolo Meneghini), un omaggio a Franco Battiato, recentemente scomparso, autore di famosissimi brani fra cui “La cura”, mentre la serata di sabato 11 settembre presenterà di “2 vi0lini 21, binario per il futuro” che vedrà protagonisti due giovani e talentuosi violinisti: Laura Marzadori e Andrea Obiso.

La chiusura del festival sarà invece affidata al trio Peppe Servillo Javier Girotto e Natalio Mangalavite con “Parientes” (domenica 12 settembre ore 21.30).