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Coronavirus: trasferiti primi pazienti ospedale della fiera di Bergamo (2)

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(Adnkronos) - "Abbiamo curato ogni dettaglio e le prove generali di domenica pomeriggio ci hanno convinto che tutto è pronto per partire. La nostra principale preoccupazione in questa fase si concentra sulla correttezza e sulla sicurezza dei protocolli e dei percorsi - ha spiegato Olivie...

(Adnkronos) – "Abbiamo curato ogni dettaglio e le prove generali di domenica pomeriggio ci hanno convinto che tutto è pronto per partire. La nostra principale preoccupazione in questa fase si concentra sulla correttezza e sulla sicurezza dei protocolli e dei percorsi – ha spiegato Oliviero Valoti, direttore dell’Emergenza intra-extra ospedaliera dell’Asst Papa Giovanni XXIII e responsabile sanitario del presidio ospedaliero alla Fiera di Bergamo -. Per arrivare a potenziare ulteriori posti disponibili serve personale specializzato che garantisca una certa continuità, di almeno mesi. Sono in corso le diverse procedure di reclutamento".

L'ospedale è stato organizzato e realizzato dall’Associazione nazionale Alpini, grazie al personale della Sanità Alpina, che gestisce l’Ospedale da campo Ana, e della Protezione Civile Ana. L'allestimento della struttura all’interno dei padiglioni della Fiera di Bergamo è stato portato a termine nell’arco di soli otto giorni. "L'Associazione nazionale Alpini – ha commentato il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero – ha risposto ancora una volta alla richiesta di aiuto che veniva dal territorio e l’ha fatto con la disponibilità e l’efficienza che da sempre la contraddistinguono".

Questo ospedale "è frutto di un’azione sinergica tra realtà diverse con un comune intento. Salvare e curare vite umane – ha dichiarato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII -. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla fase di progettazione, realizzazione e di allestimento del presidio medico avanzato alla Fiera. Credo che questa vera e propria impresa rimarrà nella storia di questa città e della sua gente orgogliosa, laboriosa e generosa. Ora si apre una nuova fase. Sotto la nostra direzione sanitaria, i professionisti e i volontari che presteranno servizio qui saranno in grado di riprodurre lo sforzo che il Papa Giovanni e i suoi operatori stanno mettendo in campo da ormai un mese e mezzo per fronteggiare l’emergenza sanitaria".