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Mafia: omicidio e tentato omicidio, cinque arresti nel catanese (2)

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(Adnkronos) - "Quindi, è stato appurato che il gruppo di motociclisti, dopo essere partito da un luogo comunemente chiamato “monte pidocchio” nei pressi del cimitero di Catania ed avere percorso la via Acquicella, i quartieri di San Berillo nuovo e di San Giorgio, giungeva al...

(Adnkronos) – "Quindi, è stato appurato che il gruppo di motociclisti, dopo essere partito da un luogo comunemente chiamato “monte pidocchio” nei pressi del cimitero di Catania ed avere percorso la via Acquicella, i quartieri di San Berillo nuovo e di San Giorgio, giungeva all’altezza della strada che conduceva al viale Grimaldi, dove è stato improvvisamente colpito da numerosi colpi di arma da fuoco esplosi con diverse pistole dagli indagati che, preventivamente allertati, a bordo di auto e scooter, avevano pianificato una contromossa, provocando la morte di D’Alessandro e Scalia, nonché il ferimento di altri.

L'attività investigativa "ha consentito di far emergere la figura di DI Stefano, attuale reggente del gruppo mafioso dei “Cursoti Milanesi”, il quale, oltre ad aver organizzato ed istigato il gruppo di fuoco, non solo ha guidato la violenta aggressione del 7 agosto ai danni di Nobile, ma ha anche partecipato materialmente all’eclatante azione delittuosa finalizzata ad uccidere i soggetti ritenuti appartenenti ad un clan rivale".

Di rilievo sicuramente anche il coinvolgimento di uno degli uomini di più stretta fiducia del Di Stefano, ovvero Martino Carmelo Sanfilippo, emerso come protagonista anch’egli dell’aggressione violenta ai danni del NOBILE, nonché del conflitto a fuoco avvenuto la sera dell’8 agosto, allorquando risulta aver colpito mortalmente Luciano D'Alessandro, ferendo Concetto Alessio Bertucci. L’adozione del provvedimento restrittivo in parola "si inquadra in un’ampia strategia di contrasto della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e dei Carabinieri del Comando Provinciale che ha consentito, al momento, di prevenire tempestivamente ulteriori iniziative violente poste in essere dai segnalati clan, la cui operatività sul territorio e la frizione – esplicita e/o latente – sono state anche accertate in recenti attività di polizia giudiziaria".