Flavio Briatore sull'emergenza coronavirus: "A furia di ca***ate, rischiamo la guerra civile"

Flavio Briatore commenta la gestione dell'emergenza coronavirus: "La gente non ne può più. È un anno che non si guadagna".

Negli ultimi mesi Flavio Briatore ha più volte commentato la gestione dell’emergenza coronavirus in Italia.

Lui stesso era risultato positivo al Covid-19 e ha sempre difeso i lavoratori in ginocchio a causa dei vari lockdown imposti per il contenimento della pandemia. Il famoso imprenditore resta fermo sulle sue posizioni e dichiara: “A furia di ca***ate, rischiamo la guerra civile”.

Briatore commenta la gestione dell’emergenza coronavirus

Intervenuto nel programma CartaBianca, in onda su Rai 3 e condotto da Bianca Berlinguer, Briatore ha commentato le proteste di albergatori e ristoratori davanti a Montecitorio.

“A furia di cazz***are, rischiamo la guerra civile. La gente non ne può più. È un anno che non si guadagna. Commercianti e bar hanno ricevuto solo l’elemosina e sono alla rovina”, dichiara il padre del Billionarie.

La Pasqua 2021 è stata celebrata ancora tra limitazioni e proibizioni. Ma in molti non hanno rinunciato al relax, godendosi qualche giorno lontano da casa. Resta vietato muoversi tra le bellezze italiane, ma non andare all’estero.

È il paradosso tutto italiano che ha suscitato non poche polemiche. A tal proposito, Briatore ha commentato: “In Italia abbiamo gli alberghi vuoti, ma se la gente ha la possibilità di andare all’estero ci va. Noi siamo specialisti nel farci male. La scorsa estate si parlò di focolai in Costa Smeralda, ma in quel periodo la Sardegna ha avuto zero morti”. Il suo messaggio a tutela dei lavoratori italiani è chiaro. Con la sua denuncia, Briatore chiede di salvaguardare l’imminente stagione estiva e aiutare i ristoratori, evitando di danneggiarli ulteriormente con chiusure continue e prolungate.

Da parte dell’imprenditore non mancano critiche neppure nei confronti dell’Unione europea, in particolare sulla gestione della campagna vaccinale, tra forniture rallentate e calo delle dosi disponibili.Chi ha negoziato i vaccini per l’Europa lo ha fatto malissimo. Dal prezzo alle consegne. Gente che non ha negoziato nulla si è trovata a negoziare sulla salute delle persone. Abbiamo mandato dei professori allo sbaraglio”, sono le parole di Briatore.