La detenzione e l’espulsione di Greta Thunberg e dei membri della Global Sumud Flotilla hanno acceso i riflettori sulla situazione a Gaza e sulle responsabilità della comunità internazionale. L’episodio non riguarda solo la sorte degli attivisti, ma mette in evidenza questioni più ampie di diritto internazionale, diritti umani e intervento degli Stati di fronte a crimini gravi.
Flotilla, Greta Thunberg arriva in Grecia: un appello contro il genocidio
Durante il suo discorso, Thunberg ha denunciato la gravità della situazione, definendola un genocidio in atto:
“Voglio essere molto chiara: un genocidio si sta verificando davanti ai nostri occhi, un genocidio in diretta. Nessuno può dire di non essere a conoscenza di ciò che sta accadendo”.
Ha richiamato l’attenzione sul dovere degli Stati secondo il diritto internazionale, spiegando:
“Secondo il diritto internazionale, gli Stati hanno l’obbligo legale di agire per prevenire e fermare il genocidio. Ciò significa che devono cessare la partecipazione, esercitare pressioni concrete e fermare i trasferimenti di armi. Non prevediamo che ciò accada”.
Parallelamente, il ministero degli Esteri israeliano ha confermato l’espulsione di Thunberg e di altri 170 membri della Flotilla verso Grecia e Slovacchia, precisando che 138 attivisti restano ancora in custodia.
Flotilla, Greta Thunberg arriva in Grecia: le prime parole sulla detenzione
Greta Thunberg, insieme ad altri attivisti della Global Sumud Flotilla, è giunta all’aeroporto di Atene dopo essere stata rilasciata dalle autorità israeliane. Secondo quanto riportato dall’agenzia scandinava TT, la giovane attivista ha preferito non soffermarsi sui maltrattamenti e gli abusi subiti durante la detenzione, affermando:
“Potrei parlare a lungo di come siamo stati maltrattati e abusati durante la nostra detenzione, credetemi, ma non è questo il punto”.
Il gruppo, composto da 171 persone provenienti da diversi Paesi europei e non solo, ha viaggiato con un volo charter da Israele e dovrebbe trascorrere la notte ad Atene prima del rimpatrio previsto per il giorno successivo. All’arrivo, Thunberg ha ricevuto un omaggio floreale, mentre le immagini diffuse mostrano lei e altre due attiviste con le tute grigie indossate in prigione.
Greta Thunberg gives her first words after she was released from Israeli prison where she was beat and forced to kiss the Israeli flag. She says the story is not about them, the story is about Gaza. pic.twitter.com/WtJ0LXCyTL
— Global Sumud Flotilla (@GlobalSumud) October 6, 2025