Argomenti trattati
- Ultimi aggiornamenti sul viaggio della Global Sumud Flotilla
- Flotilla verso Gaza, Landini minaccia un nuovo sciopero: replica dura di Salvini
- Israele aggredisce la Global Sumud Flotilla: l’USB e CGIL annunciano sciopero generale del 3 ottobre
- Salvini valuta la precettazione per lo sciopero generale del 3 ottobre
Le navi della Global Sumud Flotilla sono dirette a Gaza, tra ore di preoccupazione e alta tensione. In Italia, la vicenda ha acceso lo scontro politico: Maurizio Landini ha rilanciato la minaccia di un nuovo sciopero generale, sottolineando l’urgenza di una risposta concreta alla crisi umanitaria a Gaza. Matteo Salvini ha reagito duramente, definendo l’iniziativa “una provocazione irresponsabile” e accusando i sindacati di strumentalizzare la situazione per fini politici interni.
Ultimi aggiornamenti sul viaggio della Global Sumud Flotilla
Le navi della Global Sumud Flotilla proseguono il viaggio verso Gaza, ormai a poche decine di miglia dalla Striscia, tra preoccupazione e tensione crescente. I membri della missione, tra cui il deputato Pd Arturo Scotto, segnalano che la flotta potrebbe essere intercettata in acque internazionali e sottoposta ad arresti, pur sottolineando il rispetto delle regole di ingaggio e della resistenza passiva.
Nel frattempo, le autorità israeliane e alcuni governi europei hanno invitato la Flotilla a consegnare gli aiuti attraverso porti alternativi, come Cipro o Ashkelon, per evitare rischi. La delegazione italiana, guidata da Maria Elena Delia, ha ribadito la necessità di garantire sicurezza e rispetto agli attivisti, sottolineando che la spedizione vuole denunciare la gravità della crisi umanitaria senza mettere in pericolo le persone a bordo.
Flotilla verso Gaza, Landini minaccia un nuovo sciopero: replica dura di Salvini
Le navi della Global Sumud Flotilla, in navigazione verso Gaza, hanno acceso una nuova ondata di tensione politica in Italia. La missione, organizzata da ONG italiane e internazionali, sfida le restrizioni israeliane sul passaggio verso la Striscia, suscitando timori per possibili conflitti o blocchi navali.
In questo contesto, il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha ribadito che i sindacati sono pronti a un’immediata mobilitazione in caso di interferenze: ha definito “un attentato alla sicurezza” eventuali arresti o sequestri in acque internazionali e ha sottolineato che la legge permette la proclamazione tempestiva dello sciopero generale. Landini ha aggiunto che ogni azione sarà coordinata con altre organizzazioni sindacali per mettere in campo la massima mobilitazione possibile.
Dal fronte politico, Matteo Salvini, intervenuto durante una conferenza della Lega a Paola in Calabria, ha condannato con fermezza l’iniziativa:
“Speriamo non mettano a rischio la pace con questa battaglia sulla pelle dei bambini di Gaza, non rompano le palle”, ha dichiarato davanti ai militanti e ai sostenitori.
Il vicepremier ha ribadito anche sui social il proprio no agli eventuali blocchi sindacali, accusando Cgil ed estremisti di sinistra di voler portare il caos in Italia.
Israele aggredisce la Global Sumud Flotilla: l’USB e CGIL annunciano sciopero generale del 3 ottobre
La Global Sumud Flotilla è stata fermata in mare aperto dallo Stato di Israele mentre portava avanti una missione civile e pacifica volta a rompere l’assedio della Striscia di Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione in grave difficoltà. Per l’USB l’attacco di Israele costituisce un’azione di pirateria e una chiara violazione delle Convenzioni internazionali e della Carta delle Nazioni Unite, mettendo a rischio la vita di cittadini provenienti da diversi Paesi che lavorano per garantire un corridoio umanitario permanente verso Gaza.
“È un’aggressione che riguarda tutti e tutte noi. Riguarda il principio stesso della libertà dei popoli, della solidarietà e della giustizia internazionale. Riguarda il nostro ordine costituzionale, che all’articolo 11 ripudia la guerra e fonda la Repubblica sulla pace e sulla cooperazione tra i popoli. Quando uno Stato, come Israele, colpisce una missione civile umanitaria riconosciuta e sostenuta da decine di organizzazioni in tutto il mondo, viola la sovranità morale e politica dell’Italia e dell’intera comunità internazionale. Per questo la risposta non può che essere immediata. Non è un fatto estero, è un atto che ci chiama direttamente in causa. È necessario mobilitarsi da subito, in ogni città, in ogni luogo di lavoro, nelle strade e nei porti. L’USB proclama la mobilitazione immediata e lo sciopero generale per il 3 ottobre“.
La Cgil ha denunciato come estremamente grave l’attacco alle navi civili che trasportavano cittadini italiani, definendolo un atto che colpisce direttamente i principi costituzionali, ostacolando l’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese, sottoposta da Israele a quella che il sindacato ha definito una vera e propria operazione di genocidio. L’organizzazione ha sottolineato che l’aggressione costituisce una minaccia diretta all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici, lavoratori e volontari a bordo, evidenziando inoltre la responsabilità del governo italiano nell’aver lasciato personale italiano in acque internazionali, in violazione dei valori costituzionali.
In risposta, la Cgil ha proclamato uno sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, della legge n.146/90, per difendere i lavoratori imbarcati, i principi costituzionali e la causa di Gaza. Durante lo sciopero saranno comunque garantite le prestazioni essenziali, come previsto dalle normative di settore.
Salvini valuta la precettazione per lo sciopero generale del 3 ottobre
il vicepresidente Matteo Salvini starebbe considerando la possibilità di ricorrere alla precettazione in vista dello sciopero generale previsto per venerdì. La Commissione di Garanzia per gli scioperi ha già chiarito che le ragioni addotte dai sindacati non rientrano tra i casi che giustificano l’assenza di preavviso. In una nota si sottolinea che l’obiettivo del ministro sarebbe quello di impedire che una minoranza possa arrecare danno a milioni di cittadini.
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