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Gaza, Italia pronta a mandare carabinieri ed esercito? Interviene il ministro Crosetto

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Gaza, possibile impegno dell'Italia con esercito e carabinieri: missione internazionale tra nodi operativi e disarmo di Hamas. Gli ultimi sviluppi.

L’Italia valuta un ruolo attivo nel dopo-conflitto a Gaza, pronta a mettere a disposizione il proprio esercito per contribuire a una missione internazionale di stabilizzazione. L’obiettivo principale è garantire sicurezza e monitorare il cessate il fuoco, affrontando al contempo le complessità operative legate alla regione.

Gaza, missione internazionale tra incognite operative e tensioni politiche

Accanto alla disponibilità italiana restano aperti numerosi interrogativi che condizionano la definizione della missione, a partire dal disarmo di Hamas, dalla catena di comando e dal livello di tutela garantito ai militari impegnati sul campo.

In una prima fase si era valutata una partecipazione ristretta ai soli Paesi arabi e musulmani, per ridurre il rischio di un intervento percepito come ostile; in seguito gli Stati Uniti hanno esteso le consultazioni a circa 70 Stati. Secondo il Wall Street Journal, almeno 19 Paesi avrebbero espresso interesse, pur mostrando cautela sull’invio diretto di truppe.

A rendere il contesto ancora più complesso sono le parole del capo delegazione di Hamas, Khalil al Hayya, che alla vigilia del summit ha ribadito: “La resistenza e le sue armi sono un diritto legittimo garantito dal diritto internazionale e sono legate alla creazione di uno Stato palestinese“. Hamas sostiene inoltre che un’eventuale presenza internazionale debba limitarsi al controllo del cessate il fuoco, escludendo soldati armati nelle aree urbane di Gaza.

Gaza, Italia pronta a mandare carabinieri ed esercito? Interviene il ministro Crosetto

L’Italia si prepara a sostenere il percorso di stabilizzazione di Gaza nella fase successiva al conflitto, manifestando la disponibilità a schierare unità dell’esercito e dei carabinieri all’interno di una missione internazionale.

La presenza italiana è attesa al vertice di Doha promosso dal Centcom, il comando centrale statunitense per il Medio Oriente, dove una ventina di Paesi discuteranno l’assetto della futura forza multinazionale. Secondo le ipotesi avanzate da Washington, il contingente potrebbe raggiungere circa 10mila effettivi ed essere guidato da un ufficiale Usa.

A confermare l’orientamento del governo è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai cronisti:

Se confermo la disponibilità italiana a mandare esercito e carabinieri a Gaza? Abbiamo dato da mesi la disponibilità a fare in modo che ci sia una tregua e poi la pace. Uno sforzo della comunità internazionale deve essere fatto da tutti i paesi e quindi anche da noi“.