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Gaza sotto attacco: nuovi raid nonostante il cessate il fuoco, truppe USA in Israele

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Nuovi attacchi su Gaza nonostante il cessate il fuoco, truppe Usa in Israele. Gli ultimi aggiornamenti.

Nonostante l’annuncio di un cessate il fuoco, Gaza e il Libano meridionale continuano a subire nuovi attacchi aerei, che mantengono alta la tensione e alimentano paura tra la popolazione civile. Migliaia di palestinesi cercano di far ritorno alle loro abitazioni devastate, mentre Israele prosegue raid mirati contro siti sospettati di sostenere Hezbollah. In parallelo, l’arrivo di truppe e personale Usa in Israele ha l’obiettivo di supervisionare la tregua e coordinare le operazioni di sicurezza nella Striscia.

Il ritorno a Gaza dopo l’annuncio del cessate il fuoco

L’annuncio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas ha provocato un massiccio spostamento di palestinesi verso la parte settentrionale della Striscia di Gaza. Migliaia di persone hanno percorso la strada costiera a piedi, in bicicletta, in camion o su carretti, mentre altri hanno fatto ritorno a Khan Younis, nel sud dell’enclave, tra le macerie delle loro abitazioni.

Secondo la protezione civile locale, citata da Afp, circa 200.000 persone sono rientrate nelle proprie case nella zona settentrionale. Amir Abu Iyadeh, 32 anni, ha raccontato alla France Presse che, nonostante la distruzione, l’assedio e il dolore, ritornare a casa rappresentava una fonte di sollievo: “Torniamo a casa nonostante la distruzione… siamo felici anche se torniamo alle rovine. Tuttavia, la realtà della devastazione è stata immediatamente evidente: Muhannad al Shawaf, residente a Khan Younis, ha spiegato all’agenzia Reuters che quasi tutto era inabitabile e che il tempo necessario per percorrere pochi metri tra le macerie era passato da tre minuti a oltre un’ora.

Per i prossimi giorni è previsto l’ingresso di nuovi aiuti umanitari e beni di prima necessità, compreso il carburante, mentre la riapertura del valico di Rafah dovrebbe consentire il transito di civili in entrambe le direzioni.

Gaza, nuova serie di attacchi nonostante il cessate il fuoco: truppe Usa in Israele

Nelle ultime 24 ore, secondo fonti mediche palestinesi, 155 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sono stati trasportati negli ospedali della Striscia, inclusi 135 recuperati da sotto le macerie. Nonostante l’accordo di cessate il fuoco, altre vittime sono state registrate in diversi attacchi aerei, tra cui 16 in una casa di Gaza City e due nel sud di Khan Younis.

Nel frattempo, il Libano meridionale è stato nuovamente colpito da attacchi israeliani, con almeno una persona uccisa e sette ferite secondo il ministero della Salute. Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato le azioni di Israele, definendole una “odiosa aggressione contro installazioni civili, senza giustificazione né pretesto”, sottolineando come l’attacco sia avvenuto nonostante il cessate il fuoco a Gaza.

L’IDF ha giustificato i raid affermando di aver colpito siti dove Hezbollah immagazzinava macchinari pesanti destinati alla ricostruzione delle proprie infrastrutture militari, accusando il gruppo sostenuto dall’Iran di mettere in pericolo i civili libanesi usati come scudi umani. In risposta, i ribelli yemeniti Houthi hanno minacciato Israele, annunciando l’invio di missili e droni verso il paese.

Parallelamente, le truppe statunitensi sono arrivate in Israele per contribuire alla supervisione del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La squadra, composta da circa 200 uomini, includerà anche personale militare egiziano, qatariota, turco ed emiratino, e avrà il compito di creare un centro di controllo congiunto e coordinare le forze di sicurezza presenti a Gaza, senza tuttavia entrare nell’enclave.

Intanto, è previsto per lunedì a Sharm el Sheikh un summit internazionale per la firma dell’accordo tra Israele e Hamas e per discutere la fase successiva della governance, della sicurezza e della ricostruzione della Striscia, con la partecipazione di leader arabi ed europei e il supporto del piano americano.