Un nuovo, drammatico attacco israeliano ha colpito le tende degli sfollati a Gaza, provocando un grave bilancio di morti e feriti. Le strutture che ospitano civili già fuggiti dai conflitti sono state prese di mira, aggravando ulteriormente una situazione umanitaria già disperata. La comunità internazionale esprime forte preoccupazione per l’escalation di violenza e le conseguenze sulle popolazioni vulnerabili, mentre si moltiplicano le richieste di un immediato cessate il fuoco e di un intervento per proteggere i civili.
L’attacco alla sede dell’OMS a Deir al-Balah e le tensioni crescenti
La residenza del personale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Deir al-Balah è stata colpita tre volte durante le scorse ore, come denunciato dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus tramite un post su X.
L’edificio, compreso il magazzino principale, è stato invaso dai militari israeliani che avrebbero costretto donne e bambini ad evacuare a piedi in un contesto di conflitto attivo. Alcuni membri maschi dello staff e i loro familiari sarebbero stati ammanettati, perquisiti e interrogati sotto la minaccia di armi da fuoco; due operatori dell’OMS e due parenti sono stati arrestati, anche se tre di loro sono stati poi rilasciati. Attualmente, un membro del personale resta in custodia.
L’OMS ha chiesto con urgenza il rilascio dei detenuti e la protezione del suo personale, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza delle organizzazioni umanitarie in una situazione così instabile.
Gaza sotto attacco: colpite le tende degli sfollati, grave il bilancio
Nelle prime ore di oggi, un raid israeliano ha colpito le tende degli sfollati nel campo di al-Shati, situato nella parte occidentale di Gaza City. Secondo le autorità sanitarie locali, almeno 12 palestinesi sono stati uccisi e 25 sono rimasti feriti durante l’attacco, in cui carri armati israeliani hanno sparato contro il complesso di tende che ospitava cittadini sfollati da altre zone della Striscia di Gaza.
L’aggressione ha sorpreso molti mentre dormivano, aggravando una situazione umanitaria già critica. Al momento, le Forze di Difesa Israeliane non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’operazione o sui suoi obiettivi, mentre la comunità locale e internazionale esprimono crescente preoccupazione per la sicurezza dei civili.