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Un nuovo capitolo si apre nell’intricata vicenda legata al delitto di Garlasco, che ha scosso l’opinione pubblica italiana. Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Brescia per il reato di corruzione.
Questa accusa si inserisce in un contesto di indagini che ruotano attorno all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007.
Andrea Sempio, già oggetto di indagini in passato, è attualmente coinvolto in un’inchiesta bis che mira a fare chiarezza su eventi oscuri legati alla sua posizione.
Le accuse contro Giuseppe Sempio
Secondo quanto riportato dagli inquirenti, Giuseppe Sempio avrebbe versato una somma oscillante tra i 20 e i 30 mila euro all’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. Questo pagamento avrebbe avuto come obiettivo l’archiviazione della posizione del figlio Andrea nell’inchiesta del 2017.
Il pizzino incriminato
Un elemento chiave dell’indagine è un pizzino rinvenuto durante una perquisizione nell’abitazione della famiglia Sempio. In questo appunto si legge: “Venditti gip archivia per 20.30 euro”. Gli investigatori ritengono che questa frase possa implicare una corruzione per facilitare l’archiviazione del caso di Andrea.
Giuseppe ha fornito spiegazioni, sostenendo che il messaggio rappresentasse semplicemente una previsione di spesa per onorari legali. Parlando con i magistrati, ha dichiarato: “Dovrebbe essere una previsione di spesa che avevamo fatto noi in casa, su quanto avremmo dovuto pagare agli avvocati alla fine della faccenda”.
La posizione di Andrea Sempio
Andrea Sempio, il cui nome è tornato alla ribalta in seguito a nuove indagini, era stato precedentemente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, ma la sua posizione era stata archiviata nel 2017. Le nuove indagini si concentrano ora su elementi di DNA e su altri reperti trovati sulla scena del crimine, con l’obiettivo di fare chiarezza sulla verità di quanto accaduto.
Il contesto dell’archiviazione
Nel 2017, dopo che Andrea era stato accusato dell’omicidio, il procuratore Venditti aveva archiviato il caso. Questo atto di archiviazione è ora sospettato di essere stato influenzato da illeciti. I magistrati di Brescia stanno cercando di stabilire se vi sia stata una connessione tra il pagamento di Giuseppe Sempio e l’archiviazione del caso del figlio.
Reazioni e sviluppi futuri
La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Sempio ha suscitato reazioni da parte dell’avvocato di famiglia, Angela Taccia, la quale ha dichiarato che il suo assistito non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia. “È una notizia che apprendiamo, come al solito, da una testata”, ha commentato l’avvocato, evidenziando la mancanza di comunicazioni ufficiali.
Inoltre, la procura di Brescia ha avviato il sequestro di dispositivi elettronici appartenenti a Venditti per cercare ulteriori prove a sostegno delle accuse di corruzione. La situazione è in evoluzione e si prevede che nelle prossime settimane ci saranno ulteriori sviluppi significativi.