Milano, 27 gen. (Adnkronos) – L’'indice di sovraffollamento delle carceri del Distretto della corte d’appello di Milano è salito dal 128,5% al 131,8%, contro un indice nazionale del 119%, dunque "continua a persistere una condizione di indecoroso degrado delle carceri, in palese violazione del principio costituzionale secondo il quale le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità".
E’ uno dei passaggi dell’intervento di Giuseppe Ondei, presidente della corte d’Appello di Milano in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
I detenuti del distretto sono 8.690 e di questi il 22% è in attesa di giudizio: la percentuale femminile è del 5% mentre quella degli stranieri è del 46%. In parallelo al sovraffollamento è aumentato del 43% (da 6.834 a 11.989) il numero dei condannati che scontano la pena all'esterno del carcere. "Il dato appare contraddittorio ma trova spiegazione in due concomitanti circostanze: l'ampliamento della sfera dell'esecuzione esterna e l'aumento dell'area del penalmente rilevante" spiega Ondei.