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Attacco russo alle centrali ucraine: Chernobyl senza elettricità

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Attacco russo e blackout a Chernobyl: la sicurezza nucleare sotto pressione. Gli ultimi sviluppi.

La centrale nucleare di Chernobyl, simbolo del più grave disastro atomico della storia, è stata recentemente privata di alimentazione elettrica a seguito di un attacco russo contro le infrastrutture energetiche ucraine. L’Ucraina denuncia l’assalto come deliberato, sottolineando la minaccia che la guerra rappresenta non solo per il proprio territorio, ma anche per la sicurezza nucleare globale.

Zelensky, minacce nucleari e responsabilità internazionale

Zelensky ha denunciato che la situazione delle centrali nucleari ucraine resta critica: il blackout della centrale di Zaporizhzhia, causato dai bombardamenti russi, prosegue ormai da otto giorni, senza interventi da parte dei militari per consentire il ripristino dell’alimentazione. Il presidente ha evidenziato come la Russia stia deliberatamente aumentando il rischio di incidenti radiologici, approfittando della debole posizione dell’AIEA e della scarsa attenzione internazionale.

Ogni giorno di guerra rappresenta secondo lui una minaccia globale, dato che l’Ucraina possiede altre cinque centrali nucleari che potrebbero diventare bersagli di droni e missili. Zelensky ha esortato i Paesi europei, gli Stati Uniti e i membri dei G7 e G20 a intervenire concretamente per garantire la sicurezza e proteggere la vita umana, lodando chi nel mondo non rimane indifferente di fronte a questi pericoli.

Centrali ucraine sotto assedio: Chernobyl senza elettricità dopo attacco russo

Secondo quanto riportato dal ministero dell’Energia ucraino, l’alimentazione elettrica del Nuovo Confinamento Sicuro della centrale nucleare di Chernobyl è stata sospesa a causa di sovratensioni provocate da un bombardamento russo. La struttura, che riveste un ruolo fondamentale nel confinare il reattore numero quattro distrutto dal disastro del 1986 e nel prevenire la dispersione di materiali radioattivi, è rimasta senza corrente per diverse ore.

L’attacco ha interessato in particolare una sottostazione energetica a Slavutych, nella regione di Kiev, e ha colpito anche il deposito di combustibile nucleare esaurito, che contiene circa l’80% del materiale accumulato nel corso dell’attività della centrale, per un totale di oltre 3.250 tonnellate.