Per colpire i siti nucleari iraniani, gli Stati Uniti hanno utilizzato un ordigno particolare, ovvero la bomba “Buster Bunker”. Ma, di cosa si tratta?
Guerra Usa-Iran: colpiti i siti nucleari iraniani
E’ stato il presidente americano Donald Trump ad annunciare che gli Usa hanno attaccato tre siti nucleari in Iran. Ecco le parole del Tyconn su Truth: “abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan.
Un carico di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei ora sono fuori dallo spazio aereo iraniano. Tutti gli aerei stanno rientrando sani e salvi.“ Trump ha poi aggiunto che questo è un momento storico per gli Stati Uniti, per Israele e per il mondo intero. Per l’attacco sono state usate le bombe “Bunker Buster”. Vediamo insieme che cosa sono.
Guerra Usa-Iran, cos’è la bomba ‘bunker buster’ usata per colpire i siti nucleari
Come visto, gli Usa hanno utilizzato al bomba “Bunker Buster” per colpire i siti nucleari iraniani. Con il termine “bunker buster” si indica una categoria particolare di bombe, che sono progettate per riuscire a perforare strati di cemento armato, acciaio e roccia prima di esplodere. Lo scopo quindi di questi ordigni è quello di distruggere installazioni sotterranee, oppure protette da rinforzi particolari. La più potente si chiama GBU-57A/B MOP, ed è l’unica arma non nucleare che può distruggere bunker a grandi profondità, come quello iraniano di Fordow.