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Hostess morta a Vienna, il fidanzato è indagato: a suo carico pesanti accuse

hostess morta

Per la morte di Aurora Maniscalco, hostess palermitana caduta dal terzo piano a Vienna, al fidanzato è stato notificato un avviso di garanzia.

Shock a Vienna, dove una giovane hostess italiana è morta dopo essere precipitata dal terzo piano. Dopo giorni di silenzi e ipotesi, gli inquirenti sembrano aver imboccato una pista decisiva: il fidanzato della donna è ora formalmente indagato, con pesanti accuse a suo carico. Gli elementi raccolti finora delineano uno scenario inquietante, su cui la polizia austriaca mantiene ancora il massimo riserbo.

Hostess trovata morta a Vienna: rientro della salma e sviluppi sulle indagini

Domani pomeriggio la salma di Aurora Maniscalco, la giovane hostess palermitana rimasta vittima di una caduta dal terzo piano del suo appartamento a Vienna, farà ritorno a Palermo.

Secondo le autorità austriache, che si basano sulle testimonianze di alcuni passanti e dello stesso fidanzato — il quale ha ammesso un litigio avvenuto poco prima della tragedia — la ragazza si sarebbe gettata volontariamente dal balcone. La famiglia, tuttavia, ha sempre respinto questa versione.

Hostess trovata morta a Vienna, svolta nel caso: il fidanzato è indagato

Per la morte di Aurora Maniscalco, hostess palermitana di 24 anni precipitata dal terzo piano del suo alloggio a Vienna, è stato notificato un avviso di garanzia al fidanzato, un 27enne anch’egli di Palermo, con l’accusa di istigazione al suicidio. La Procura ha disposto l’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, dopo che la magistratura austriaca aveva escluso la necessità dell’esame, ritenendo il gesto un suicidio.