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Il costo della libertà secondo Meloni: “Noi favorevoli da sempre alle spese militari”

Giorgia Meloni

Il costo della libertà secondo Meloni va pagato anche perché "gli altri non ti difendono gratis ma in cambio di una sfera di influenza"

Il costo della libertà secondo Giorgia Meloni che ne ha parlato nella registrazione della puntata di Porta a Porta, c’è e va pagato, e il suo partito lo sa da sempre: “Noi siamo favorevoli da sempre alle spese militari”. In sostanza la leader di FdI ribadisce la posizione del partito e parla di un’Europa che demanda la sua difesa a terzi. Ha detto Meloni: “Siamo l’unico partito che ha il tema dell’aumento delle spese militari da sempre nel suo programma. Nonostante si sapesse che è un tema impopolare. Bisogna capire una cosa fondamentale: la libertà costa“. 

Il costo della libertà secondo Giorgia Meloni

Poi una precisazione: “Mi fa sorridere ancora di più che ci si lamenti dell’eccessiva ingerenza statunitense in Europa e quelli che si lamentano sono gli stessi che sostengono che non dobbiamo aumentare le spese militari. Le due cose non si possono avere”. Poi Meloni punta all’Ue: “Se l’Europa decide, come ha deciso in questi anni, di demandare ad altri la sua difesa, l’Europa demanda ad altri anche la sua libertà, perché gli altri non ti difendono gratis ma in cambio di una sfera di influenza. Quei soldi che hai risparmiato sulle armi li paghi in altre cose”. E ancora: “A cosa servono adeguate spese militari? Ad essere più forti nelle scelte, perché oggi abbiamo una Nato che è fortemente governata dagli USA. Ma sono quelli che ci mettono i soldi. O costruisci la tua libertà e libertà oppure la paghi, non si può avere tutto e il contrario di tutto”. 

“Prepariamoci ad un’altra Guerra Fredda”

Sulla situazione in Ucraina Meloni ha spiegato che bisognerà fare i conti con “una piccola Seconda guerra mondiale, noi ci dobbiamo preparare a un’altra Guerra fredda, lunga, di potenze che si fronteggiano”. E in chiosa: “L’Occidente non ha una leadership salda, l’Ue non esiste perché non ha una politica estera. La debolezza dell’Europa si è sentita anche in questa vicenda e aggiungo la debolezza della leadership dem americana di Biden, che secondo me non ha dato una massima prova di sé in questa fase molto delicata”. E l’Italia di Draghi? “Dell’Italia non parliamo, perché non è pervenuta“.