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Oggi, 24 anni fa, nasceva Giulia Cecchettin, la studentessa di Vigonovo tragicamente uccisa dall’ex fidanzato. Un compleanno che, per i suoi familiari, si trasforma in un momento di profondo dolore e riflessione. La commemorazione di Giulia è avvenuta in un contesto significativo, all’Università di Padova, dove il padre Gino ha preso la parola durante una cerimonia dedicata alla consegna dei premi di laurea in memoria della figlia.
Un giorno di ricordo e impegno
Gino Cecchettin ha espresso la sua emozione, sottolineando come il giorno del compleanno di Giulia non sia più un momento di festeggiamento, ma un’opportunità per ricordare e riflettere. “Quel dolore che mi accompagna è lo stesso che mi ha dato la possibilità di dar vita a una Fondazione che porta il nome di Giulia”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di trasformare il dolore in un impegno concreto per la memoria della figlia e per tutte le vittime di femminicidio.
Un messaggio di speranza e solidarietà
Durante la cerimonia, Gino ha anche voluto rivolgere un pensiero a tutte le donne che hanno subito violenza, sottolineando come le loro vite siano state spezzate o compromesse. Questo messaggio di solidarietà è fondamentale in un momento in cui la società è chiamata a riflettere sulla violenza di genere e sull’importanza di prevenire tali tragedie.
Il ricordo di Elena Cecchettin
Anche la sorella di Giulia, Elena, ha voluto condividere il suo dolore attraverso un post su Instagram, accompagnato da alcune foto significative. La dedica, che include una frase di Edwin Rosen, esprime la profondità della sua perdita: “Oggi avresti compiuto gli anni che avevo io quando ti ho persa per sempre”. Questo messaggio toccante mette in luce il legame indissolubile tra le sorelle e il vuoto lasciato dalla tragica scomparsa di Giulia.
Il ricordo di Giulia Cecchettin non è solo un tributo a una giovane vita spezzata, ma un richiamo all’azione per combattere la violenza di genere e per sostenere tutte le vittime. La sua storia continua a ispirare un impegno collettivo per un futuro in cui simili tragedie non si ripetano più.