L’approssimarsi della scadenza per il pagamento dell’acconto IMU 2025 richiama l’attenzione di proprietari e contribuenti. In particolare, chi possiede una prima casa di lusso o una seconda abitazione deve prepararsi a rispettare il termine del 16 giugno per versare la tassa. Quest’anno, oltre alle consuete regole, arrivano alcune novità importanti riguardanti la modulistica e le aliquote, che è fondamentale conoscere per evitare sanzioni o errori nel pagamento.
IMU, acconto prima casa
Per l’IMU 2025, le scadenze rimangono confermate: il 16 giugno per l’acconto e il 16 dicembre per il versamento della seconda rata o del saldo. Tra le novità più rilevanti troviamo il nuovo modello per la comunicazione delle aliquote IMU, mentre restano valide le agevolazioni e le esenzioni previste per specifiche categorie di immobili.
Se il Comune non ha pubblicato le aliquote entro il 28 aprile sul portale del Dipartimento delle Finanze, l’importo da pagare corrisponde al 50% di quanto versato l’anno precedente. In caso contrario, è possibile applicare le nuove aliquote e calcolare l’imposta in base ai mesi di possesso dell’immobile.
IMU, acconto prima casa: cosa sapere e chi deve pagare
Per il 2025 restano valide le esenzioni e riduzioni già in vigore. Dal prossimo anno, invece, gli enti potranno applicare aliquote differenziate e nuove agevolazioni. L’IMU si applica agli immobili diversi dall’abitazione principale, cioè quella in cui si risiede e si è anagraficamente registrati. Conta l’uso effettivo, quindi chi non abita nella casa deve pagare sulla propria quota.
L’IMU sulla prima casa è dovuta solo se l’immobile è classificato come “di lusso” nelle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici). In questi casi, anche se l’immobile è adibito a residenza principale, è soggetto al pagamento dell’IMU.