Indonesia, sottomarino affondato a Bali: ritrovati detriti, diminuiscono le speranze per l’equipaggio

Il sottomarino indonesiano Kri Nanggaka-402 è affondato al largo di Bali: quasi inesistenti le possibilità di trovare l’equipaggio ancora in vita.

Il sottomarino Kri Nanggaka-402 scomparso nella giornata di mercoledì 21 aprile al largo delle coste di Bali è affondato: ne ha dato notizia il capo delle Forze armate indonesiane, Hadi Tjahjanto.

Indonesia, sottomarino affondato a Bali

Nella giornata di sabato 24 aprile, dopo giorni di ricerca volte al ritrovamento del sottomarino Kri Nanggaka-402 e dei 53membri del suo equipaggio, le squadre di soccorso indonesiane hanno annunciato il ritrovamento di alcuni detriti appartenenti al mezzo. Il recupero di frammenti del sottomarino, quindi, indica che le ricerche sono attualmente in “fase subsuck”. Pertanto, il Kri Nanggaka-402 è ormai considerato a tutti gli effetti affondato mentre le possibilità di trarre in salvo i 53 membri dell’equipaggio appaiono praticamente inesistenti, come ha sottolineato il capo delle forze armate Hadi Tjahjanto.

La speranza di ritrovare il sottomarino indonesiano e soccorrere in tempo i marinai era già quasi del tutto svanita nel corso della notte di venerdì 23 e sabato 24 aprile: secondo le stime effettuate, infatti, proprio nel corso della notte le riserve di ossigeno si sarebbero del tutto esaurite portando inevitabilmente l’equipaggio verso la morte.

Nel corso delle ricerche, sono state perlustrate circa 10 miglia nautiche da svariate decine di aerei e navi, tra i quali figurano anche un velivolo americano e una nave della Marina australiana.

Nella giornata di sabato, poi, sono arrivate in Indonesia anche la Hmas Ballarat, il Boeing P-8 Poseidon e rinforzi dall’India e dalla Malaysia mentre il portavoce delle forze armate Djawara Whimbo ha reso noto l’imminente arrivo di un’ulteriore unità navale di soccorso proveniente da Singapore.

La testimonianza del capo della marina indonesiana

Il sottomarino Kri Nanggaka-402, affondato lo scorso mercoledì, era stato impiegato per un’esercitazione con siluri nello stretto di Bali, a circa 96 chilometri dalla costa, quando è saltata la comunicazione e, non ricevendo più i risultati dell’esercitazione in corso, ne è stata segnalata l’improvvisa sparizione.

La vicenda è stata commentata dal capo della marina Yudo Margono che ha dichiarato: “Negli ultimi giorni abbiamo recuperato detriti e oggetti dall’ultima posizione da cui il sommergibile è andato in immersione. Gli oggetti non sarebbero usciti dal sottomarino se non ci fosse stata una pressione esterna o senza danni al suo lanciasiluri”.

Tra i reperti ritrovati, ci sono stati svariati tappeti per le preghiere e una bottiglia di grasso abitualmente impiegata per oliare il periscopio.

A questo proposito, il capo della marina Margono ha spiegato: “Con quello che abbiamo trovato e crediamo provenire dal sottomarino, siamo passati dalla fase in cui ritenevamo che il sommergibile fosse scomparso a quella in cui pensiamo sia affondato”.