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Istanbul, assalto alla redazione di una rivista satirica: scattano gli arresti

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La storica rivista satirica turca "LeMan" ad Istanbul assaltata per una vignetta ritenuta caricatura di Maometto, ma il settimanale nega.

La storica rivista satirica turca LeMan, conosciuta per il suo stile irriverente e provocatorio, è stata recentemente al centro di un grave episodio di violenza. La sede di Istanbul è stata presa d’assalto dopo la pubblicazione di una vignetta che molti hanno interpretato come una caricatura di Maometto, suscitando indignazione e proteste. Nonostante il settimanale abbia negato che l’immagine rappresentasse il profeta, l’episodio ha fatto scattare l’arresto.

LeMan, la rivista scomoda: nel mirino di destra e religiosi per la sua satira

Fondata nel 1991, LeMan è una rivista satirica nota per il suo taglio critico nei confronti del potere politico. Nel corso degli anni è stata più volte oggetto di attacchi da parte di ambienti conservatori e forze politiche di destra, che non hanno risparmiato critiche soprattutto dopo il sostegno espresso al settimanale francese Charlie Hebdo, all’indomani dell’attentato terroristico del gennaio 2015 in cui persero la vita 12 persone.

Istanbul, assalto alla redazione di una rivista satirica: arresti e retroscena

Alcuni individui hanno tentato di forzare la porta dell’edificio nel centro della città, rompendo le finestre con pietre e bastoni, ma sono stati fermati dalla polizia. Prima dell’attacco, il ministro della Giustizia turco, Yilmaz Tunc, aveva annunciato un’inchiesta contro il settimanale, accusato di “insulto ai valori religiosi”, mentre il procuratore capo di Istanbul aveva emesso mandati d’arresto per il direttore responsabile, due caporedattori e il vignettista.

“Duecento milioni di persone nel mondo musulmano si chiamano così, non avremmo mai corso questo rischio. L’immagine raffigura un musulmano ucciso nei bombardamenti di Israele”, ha affermato il caporedattore, Tuncay Akgun.

Il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya ha dichiarato che l’autore del disegno controverso, identificato come D.P., è stato catturato e detenuto, ribadendo che tutti i responsabili saranno perseguiti secondo la legge. In totale le persone in detenzione preventiva sono sei, ha riferito il ministro della Giustizia Yilmaz Tunc.

La rivista LeMan si difende

In una nota ufficiale, la rivista LeMan ha espresso rammarico verso i lettori che si sono sentiti offesi dalla vignetta, ribadendo però che l’immagine è stata intenzionalmente travisata per fare scalpore. Secondo la redazione, l’intento dell’autore, Pehlevan, era quello di rappresentare la sofferenza di un musulmano ucciso durante i bombardamenti israeliani, e non di attaccare l’Islam o raffigurare il profeta Maometto.

Il caporedattore Tuncay Akgün, in un’intervista all’Agence France-Presse, ha chiarito che non si tratta in alcun modo di una caricatura del profeta, aggiungendo che nel mondo islamico ci sono oltre 200 milioni di persone che portano il nome Muhammad.

La vignetta al centro delle polemiche — apparsa nell’edizione del 26 giugno — raffigura due figure riconoscibili come Maometto e Mosè, sospese in aria tra esplosioni, proiettili e una città in fiamme sullo sfondo. I due personaggi si stringono la mano mentre si scambiano saluti tradizionali delle rispettive religioni: «Selam aleykum» e «Aleikhem shalom».