L’adesione rafforza ulteriormente il ruolo di Conftrasporto-Confcommercio quale rappresentanza delle imprese del mondo del trasporto e della logistica, ed evidenzia la visione strategica di allargamento associativo anche a forme innovative di mobilità e di servizi.
“Conftrasporto-Confcommercio accoglie con soddisfazione la scelta di Just Eat, leader globale nel settore del food delivery e della consegna on-demand, che opera nel nostro Paese dal 2011, che testimonia il valore del lavoro associativo svolto in questi anni e conferma il ruolo di associazione in linea con le trasformazioni del mercato” dichiara il Presidente di Conftrasporto e Vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, Pasquale Russo.
“Just Eat è un operatore che ha contribuito a rivoluzionare il settore del delivery, evolvendosi nel corso degli anni, garantendo standard qualitativi più alti di altri operatori e sviluppando servizi di mobilità con un forte impatto sulla comunità territoriale. Avvieremo da subito un lavoro associativo per trovare soluzioni alle criticità del settore, ragionando sempre in un’ottica sistemica e valorizzando le specificità di Just Eat all’interno della base associativa di Conftrasporto-Confcommercio”, dichiara Russo.
«Siamo estremamente lieti e onorati che la Giunta di Conftrasporto-Confcommercio abbia deciso di accoglierci nell’Associazione. Condividiamo la visione strategica di Conftrasporto di rappresentare non solo il trasporto e la logistica tradizionale, ma di aprirsi con lungimiranza anche a forme innovative di mobilità e di servizi come il delivery.» dichiara il Country Manager Italia di Just Eat, Daniele Contini.
«Questa unione nasce dalla convinzione che lavorando in un’ottica sistemica potremo affrontare le sfide e le criticità del settore. L’obiettivo primario è contribuire attivamente a creare condizioni eque, basate su un quadro normativo chiaro che favorisca lo sviluppo responsabile e sostenibile di un settore con un impatto crescente sulle comunità territoriali e urbane. Siamo pronti a portare la nostra esperienza, i nostri standard qualitativi e la nostra evoluzione nel dibattito associativo.» conclude Contini.