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La cybersicurezza nella sanità: un'emergenza globale da affrontare

Immagine che rappresenta la cybersicurezza nella sanità

La crescente minaccia del cybercrime nel settore sanitario richiede azioni immediate e coordinate.

Un panorama digitale vulnerabile

Viviamo in un’epoca in cui la digitalizzazione permea ogni aspetto della nostra vita, e il settore sanitario non fa eccezione. I dati sanitari, considerati una risorsa preziosa, sono anche estremamente vulnerabili agli attacchi informatici. Recenti dichiarazioni di esperti del settore, come Nunzia Ciardi, vicedirettrice generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, evidenziano la gravità della situazione.

Con oltre 8,78 dispositivi connessi per ogni persona, la mole di dati generata quotidianamente è impressionante e, purtroppo, appetibile per scopi sia geopolitici che criminali.

Attacchi informatici: un rischio concreto

Il settore sanitario ha già subito attacchi devastanti, come quello avvenuto nel 2024 negli Stati Uniti, dove sono stati compromessi i dati di 190 milioni di persone. Un’azienda ha pagato un riscatto di 22 milioni di dollari, mentre i danni totali sono stati stimati in oltre 3 miliardi. Questo attacco ha dimostrato che i dati sanitari, venduti sul dark web a prezzi elevati, rappresentano un obiettivo primario per i criminali informatici. Le cartelle cliniche, infatti, possono valere fino a mille dollari, ben più di una semplice carta di credito.

Il costo del cybercrime

Il cybercrime è un’industria fiorente, con un fatturato che supera i 10 trilioni di dollari all’anno, rendendolo la terza economia mondiale dopo Stati Uniti e Cina. Questa realtà allarmante richiede l’implementazione di politiche rigorose e coordinate tra agenzie governative, forze dell’ordine e il settore sanitario. La legge 90 rappresenta un passo importante in questa direzione, imponendo un’azione sinergica per proteggere i dati sensibili e garantire la sicurezza dei servizi sanitari.

La responsabilità individuale nella cybersicurezza

È fondamentale sottolineare che la cybersicurezza non è solo una questione di istituzioni, ma coinvolge anche la responsabilità individuale. Molti attacchi, come quello negli Stati Uniti, sono stati facilitati da pratiche di sicurezza inadeguate, come l’uso di username e password rubate. La mancanza di autenticazione a due fattori ha reso possibile l’accesso ai dati sensibili. Pertanto, è essenziale che ogni individuo prenda coscienza dell’importanza della protezione dei propri dati e adotti misure di sicurezza appropriate.