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La squadra di robotica femminile afgana riprogramma il suo futuro

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Milano, 22 set. (askanews) - Le ragazze della squadra di robotica afgana, scappate da Kabul dopo l'arrivo dei talebani ripogrammano il loro futuro in Qatar. Qui hanno ricominciato a studiare ed allenarsi per le prossime competizioni internazionali. Una nuova vita, sì, su cui pesa l'incertezza de...

Milano, 22 set. (askanews) – Le ragazze della squadra di robotica afgana, scappate da Kabul dopo l’arrivo dei talebani ripogrammano il loro futuro in Qatar.

Qui hanno ricominciato a studiare ed allenarsi per le prossime competizioni internazionali. Una nuova vita, sì, su cui pesa l’incertezza del futuro e la preoccupazione per chi è rimasto indietro.

“Ora come ora il nostro programma è fermo – spiega Roya Mahboob, fondatrice del team – Abbiamo portato solo 9 ragazze su 50 studentesse. Migliaia sono ancora in Afghanistan, i nostri coach, mentori. Oltre al programa di robotica abbiamo altre migliaia di studenti in altri programmi, non possiamo semplicemente lasciarli e abbandonarli e per quello dico che l’accettazione e la prudenza non hanno mai cambiato il mondo. É un nuovo capitolo per noi, sì, è molto stimolante ma è per noi è una nuova battaglia e non abbandoneremo le altre”

Ayda Haydarpour è preoccupata per la sua famiglia, rimasta tutta in Afghanistan. “Sono preoccupata per il futuro delle mie sorelle, di mio padre, di mia madre. Lei insegna in una scuola femminile e ora non so cosa succederà loro”.

Somaya Faroqi è la capitana della squadra e sogna di diventare ingegnera ma come le altre ha ben presente che il suo futuro resta strettamente collegato al futuro dell’Afghanistan. “Non possiamo portare via tutte e tutti da lì”, dicono. Bisogna fare in modo che ragazze e ragazzi abbiano l’opportunità di studiare ad alti livelli anche in Afghanistan.