> > Università e lauree che garantiscono gli stipendi migliori: la guida completa

Università e lauree che garantiscono gli stipendi migliori: la guida completa

università ecco le lauree che garantiscono gli stipendi migliori

Le università italiane più rinomate per offrire le lauree che garantiscono gli stipendi migliori nel mondo del lavoro. Ecco cosa sapere.

Scegliere l’università e il corso di laurea giusto è una decisione fondamentale che può influenzare non solo il percorso formativo, ma anche le opportunità professionali e il futuro economico. Negli ultimi anni, il mercato del lavoro ha mostrato come alcune lauree garantiscano stipendi migliori rispetto ad altre, rendendo la scelta ancora più strategica.

Tutto quello che c’è da sapere.

Le lauree umanistiche e linguistiche: stipendi più bassi rispetto alla media

Il report annuale dello University Report, realizzato dall’Osservatorio Jobpricing, ha analizzato la retribuzione globale annua (RAL) dei lavoratori dipendenti, distinguendo tra laureati e non laureati, e ha individuato quali percorsi di studio garantiscono le migliori prospettive salariali.

Le retribuzioni più basse risultano associate alle lauree in discipline umanistiche, linguistiche, psicologiche e pedagogiche, con salari medi che risultano inferiori anche di oltre l’8% rispetto alla media complessiva.

Secondo quanto riportato, le lauree in Scienze storiche e filosofiche, sebbene rivestano un ruolo fondamentale dal punto di vista culturale, presentano una retribuzione annua lorda media di 30.798 euro. Seguono le lauree in Scienze dell’antichità e Lingue, ambiti in cui il mercato del lavoro si caratterizza per una domanda frammentata, spesso concentrata nel settore pubblico o in professioni con livelli retributivi iniziali più bassi.

Le lauree che garantiscono gli stipendi migliori

Nell’analisi della RAL media per la fascia d’età 25-34 anni nel 2024, suddivisa per area disciplinare, spiccano al vertice della classifica le lauree in ingegneria chimica e dei materiali, con un compenso medio annuo di 36.275 euro. A seguire si posizionano ingegneria nucleare (35.952 euro), ingegneria meccanica, navale e aerospaziale (35.850 euro), ingegneria gestionale (35.819 euro) e ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni (35.675 euro).

Dopo il dominio delle specializzazioni ingegneristiche, si collocano altri settori con stipendi altrettanto competitivi, tra cui: scienze economiche (35.218 euro), scienze matematiche e informatiche (35.050 euro), ingegneria civile e architettura (34.815 euro), scienze statistiche (34.803 euro), scienze giuridiche (34.329 euro), scienze fisiche (34.104 euro), scienze chimiche (33.707 euro), scienze della terra (33.581 euro), scienze biologiche (33.308 euro), scienze agrarie e veterinarie (33.190 euro) e scienze mediche (33.184 euro).

Questi dati offrono una panoramica chiara delle lauree più redditizie sul mercato del lavoro attuale, fornendo un importante riferimento per chi deve scegliere il proprio percorso universitario con un occhio alle opportunità economiche future.

Le lauree che garantiscono gli stipendi migliori: ecco le università a cui iscriversi

Alcuni atenei, in particolare, si distinguono per offrire ai propri studenti le migliori prospettive retributive una volta entrati nel mondo del lavoro. Si tratta prevalentemente di università private situate nel Nord Italia. Secondo il report, il vantaggio non deriva tanto dal contenuto dei corsi di studio, quanto da fattori strutturali quali classi con un numero ridotto di studenti, un supporto più personalizzato e, soprattutto, una solida rete di relazioni istituzionali e aziendali che facilita l’ingresso nel mercato professionale.

Analizzando la prima decade di carriera, l’Università Bocconi guida la classifica, con una retribuzione media superiore del 23% rispetto alla media nazionale, attestandosi oltre i 41.000 euro annui. Seguono al secondo e terzo posto il Politecnico di Milano e la Luiss Guido Carli.

Inoltre, la Bocconi si distingue anche per il minor tempo necessario agli studenti per completare gli studi: 12,2 anni per chi frequenta in sede e 14,3 anni per chi studia fuori sede. Il Politecnico di Milano segue con 12,4 anni in sede e 15,1 fuori sede, mentre il Politecnico di Torino registra 12,9 anni in sede e 14,6 anni per gli studenti fuori sede.