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Lavoratori Hyundai arrestati: il rimpatrio in Korea confermato

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Lavoratori Hyundai arrestati negli Stati Uniti: il rimpatrio in Korea coinvolge oltre 300 persone e 14 cittadini stranieri

Sono finalmente tornati in Corea del Sud i lavoratori di Hyundai che erano stati arrestati negli Stati Uniti. L’aereo della Korean Air, diretto negli Stati Uniti per riportare in patria i lavoratori arrestati, è atterrato all’aeroporto internazionale di Seul Incheon il 10 settembre 2025 (Yonhap via AP).

Lavoratori Hyundai arrestati: il rimpatrio in Corea del Sud

Gli oltre 300 lavoratori sudcoreani erano stati fermati il 4 settembre in Georgia, durante una retata nello stabilimento di produzione di batterie elettriche per automobili Hyundai. Tre giorni dopo, il governo sudcoreano aveva raggiunto un accordo con l’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump per riportarli in Corea del Sud. Il volo che li ha riportati a casa – tra i passeggeri c’erano anche 14 persone non sudcoreane – era partito con un giorno di ritardo, poiché l’amministrazione Trump aveva voluto verificare se i lavoratori arrestati volessero rimanere negli Stati Uniti.

Rimpatrio Korea dei lavoratori Hyundai arrestati negli Stati Uniti

Alla fine, soltanto una persona ha scelto di restare. La retata era stata eccezionale non solo per il numero di lavoratori coinvolti – 475 in totale, di cui circa 300 sudcoreani – ma anche per la loro nazionalità e per l’importanza dello stabilimento per l’economia della Georgia. Stati Uniti e Corea del Sud sono alleati storici, ma di recente i rapporti tra i due Paesi si erano fatti più tesi a causa dei dazi imposti da Trump e dei suoi modi perlopiù imprevedibili.