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L'impero immobiliare di Maria Zakharova in tempo di guerra

scoperta del patrimonio nascosto della portavoce del ministero degli esteri russo 1761861712

Un'indagine rivela i guadagni segreti di Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo.

Maria Zakharova, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, è al centro di un’inchiesta che mette in luce un patrimonio personale sorprendentemente elevato, accumulato durante il conflitto in Ucraina. Secondo quanto riportato dall’outlet investigativo Explainer, i guadagni di Zakharova supererebbero di gran lunga il suo stipendio ufficiale, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull’etica dei funzionari pubblici russi.

Nel 2025, Zakharova avrebbe dichiarato un reddito di circa 11 milioni di rubli, equivalenti a circa 137.800 dollari, quasi il doppio della sua retribuzione ufficiale di 6 milioni di rubli, che ammonta a circa 75.100 dollari. Questo divario significativo non può essere ignorato e suggerisce l’esistenza di fonti di reddito supplementari, tra cui compensi da media statali e diritti d’autore per canzoni.

Il caso dell’appartamento di lusso

Una delle scoperte più sorprendenti riguarda l’acquisto di un appartamento lussuoso a Mosca, avvenuto nel dicembre 2025. La transazione, che ha avuto un prezzo di oltre 100 milioni di rubli (circa 1,2 milioni di dollari), rappresenta una somma che è circa diciassette volte superiore al reddito annuale di Zakharova. I documenti pubblici registrano l’immobile come di proprietà della “Federazione Russa”, ma secondo l’inchiesta, Zakharova è in realtà la compratrice effettiva, mentre suo padre risulta come ultimo proprietario registrato.

Struttura patrimoniale e legami familiari

La complessità della situazione patrimoniale di Zakharova si complica ulteriormente con la figura di suo marito, Andrei Makhrov. Makhrov è un dirigente di alto livello in un’azienda che si occupa di ricerche geofisiche e di perforazione, la quale ha ottenuto contratti da milioni di rubli con aziende statali nel settore energetico e minerario. Durante il periodo di conflitto, la sua azienda, Severo-Zapad, ha beneficiato di un notevole incremento degli affari, suggerendo un collegamento tra le sue attività e la situazione politica attuale.

Contesto e reazioni ufficiali

La portavoce del Ministero degli Esteri russo non ha risposto alle richieste di commento da parte di Explainer, lasciando in sospeso le questioni relative alla trasparenza e alla responsabilità. Questo silenzio è emblematico di un approccio più ampio da parte delle autorità russe nei confronti delle inchieste giornalistiche. Di recente, il Ministero ha emesso ordinanze che limitano la divulgazione di informazioni finanziarie per i funzionari di alto grado, incluso Zakharova, rendendo difficile per il pubblico valutare l’integrità e la legalità delle loro azioni.

Le preoccupazioni riguardo alla gestione delle risorse pubbliche e all’etica dei funzionari statali sono amplificate dal contesto geopolitico in cui si trovano. Le azioni del governo lituano, che ha minacciato di limitare il transito verso la regione di Kaliningrad, sono state interpretate da Mosca come un potenziale atto di ostilità, creando un clima di tensione crescente. Zakharova ha ribadito che la Russia non esiterà a soddisfare le esigenze di Kaliningrad, indipendentemente dalle circostanze, sottolineando l’importanza strategica della regione per Mosca.

In questo contesto, l’indagine sui beni di Zakharova non è solo un caso isolato, ma rappresenta un quadro più ampio delle dinamiche di potere e delle pratiche di corruzione che permeano l’amministrazione russa. La questione delle ricchezze non dichiarate di funzionari pubblici è un tema che continua a suscitare dibattito e preoccupazione tra i cittadini, rendendo necessario un maggiore scrutinio e trasparenza.