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Macron propone il divieto dei social media per i minori di 15 anni in Francia

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Dopo un omicidio in un liceo, Macron annuncia misure severe contro i social media e la vendita di coltelli ai minorenni.

In un clima di crescente allerta sociale e dopo un tragico omicidio avvenuto in un liceo, il presidente francese Emmanuel Macron non si è tirato indietro. Ha dichiarato che, se non ci saranno progressi a livello europeo, il governo francese procederà con il divieto dei social media per tutti i ragazzi sotto i 15 anni.

È un annuncio che scuote le fondamenta delle abitudini giovanili e accende il dibattito sulla sicurezza online.

Misure immediate in risposta a un omicidio

Il fatto che ha scatenato questa reazione è il brutale omicidio di un assistente di insegnamento avvenuto martedì mattina a Nogent, Haute-Marne. “Non possiamo più aspettare”, ha dichiarato Macron in diretta su France 2, evidenziando l’urgenza di agire in un contesto di crescente violenza. Il governo preme sull’acceleratore per attuare misure che potrebbero cambiare radicalmente l’interazione dei giovani con il mondo digitale.

Controllo dell’età per la vendita di coltelli

Oltre alla questione dei social media, il presidente ha annunciato che verrà introdotto un sistema di verifica dell’età per la vendita di coltelli online. “Un quindicenne non potrà più acquistare un coltello online. Stiamo imponendo sanzioni finanziarie massicce e divieti”, ha promesso Macron. Una mossa che segue l’idea del primo ministro François Bayrou, il quale ha espressamente chiesto il divieto totale della vendita di coltelli ai minorenni.

La risposta della rete sociale

In un post su X, Macron ha ribadito: “Vietiamo i social media ai bambini sotto i 15 anni. Le piattaforme possono verificare l’età. Facciamolo.” Già si stanno preparando misure per costringere siti come X, Reddit, Bluesky e Mastodon a implementare sistemi di verifica dell’età, classificandoli come siti pornografici. Una mossa senza precedenti che potrebbe portare a una revisione radicale delle politiche di utilizzo dei social media in Francia.

Le reazioni all’interno e all’esterno

Le nuove leggi sui siti pornografici, entrate in vigore il 7 giugno, hanno già avuto ripercussioni significative: Pornhub, il sito di contenuti per adulti più grande al mondo, ha interrotto le sue operazioni in Francia. La domanda di servizi VPN, che consentono agli utenti di mascherare la propria posizione geografica, è schizzata alle stelle in risposta a questa nuova regolamentazione.

Un gioco politico rischioso

Questa mossa di Macron arriva in un momento difficile per il suo governo, con le prospettive di riforma interna in difficoltà. I politici polacchi, nel frattempo, cercano di riacquistare l’iniziativa, mentre il presidente degli Stati Uniti esprime delusione per l’escalation della violenza in Ucraina da parte del suo omologo russo. Una situazione complessa e in continuo mutamento, che richiede decisioni rapide e incisive.