Un improvviso malore in campo, durante una partita di calcetto con gli amici, è costato la vita a Matteo Legler, 29 anni, originario di Porto Ercole. Nonostante i tempestivi soccorsi e una lunga rianimazione, il giovane è morto poche ore dopo in ospedale, lasciando sotto choc l’intera comunità.
Malore durante la partita: una corsa contro il tempo per Matteo Legler
Matteo Legler si è accasciato improvvisamente durante una partita di calcetto con gli amici a Grosseto. Il giovane, originario di Porto Ercole e in attesa del suo primo figlio – che nascerà il prossimo mese – avrebbe compiuto trent’anni a Natale.
I compagni di squadra sono stati i primi a intervenire e a chiamare i soccorsi appena si è accorto che Matteo non rispondeva più: «si è accasciato a terra», viene riportato da La Nazione. Sul campo sono iniziate immediatamente le manovre salvavita e l’utilizzo del defibrillatore, proseguite senza sosta dai sanitari del 118 una volta arrivati sul posto.
Stabilizzato per pochi istanti, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Misericordia di Grosseto, seguito da amici e compagni che hanno atteso con ansia notizie. Nonostante l’impegno dei medici, tentando ogni manovra possibile per salvargli la vita, Matteo è deceduto intorno alle 22.30.
La salma è stata poi trasferita all’obitorio, mentre il paese si stringeva ai familiari – i genitori Vincenzo e Patrizia, i due fratelli e la compagna – travolti da un dolore inimmaginabile.
Malore in campo, Matteo Legler muore a 29 anni: tra un mese sarebbe diventato papà
La morte improvvisa di Matteo ha sconvolto Porto Ercole, dove era cresciuto e dove tutti lo conoscevano per la sua gentilezza, la passione per lo sport e un carattere descritto da molti come «troppo buono».
Direttore sportivo del Porto Ercole calcio, aveva assunto l’incarico pochi mesi fa, diventando rapidamente un punto di riferimento per atleti e dirigenti. “Era la scelta più naturale“, ricordano dalla società: un giovane competente, pieno di entusiasmo, capace di unire e far sentire importanti tutti i ragazzi che seguiva. Si occupava di tutto, dall’organizzazione alle telefonate ai giocatori, fino alle mansioni più pratiche, animato dal desiderio di far rinascere la realtà sportiva del paese.
Anche al di fuori del campo Matteo era una presenza costante: lavorava come guardiano in una villa vicino all’impianto sportivo, partecipava attivamente alle iniziative locali ed era una figura fissa alla Notte dei Pirati, dove portava allegria e spirito di gruppo.
Il presidente del Comitato Pirati lo ha ricordato con commozione sui social, mentre l’assessore Silvano Scotto ha espresso parole di profondo cordoglio: “La morte di Matteo è una ferita per tutto Porto Ercole… Oggi perdiamo un figlio del nostro paese“. Il suo sorriso, la sua disponibilità e la sua dedizione resteranno nella memoria di una comunità che ora piange non solo un giovane dirigente, ma un amico e un uomo che stava costruendo con amore la propria vita e la sua futura famiglia.