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Manovra, ok al nuovo emendamento: opposizioni pronte all’ostruzionismo

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Via libera al nuovo emendamento del governo: sostegno a imprese e Tfr, cambiamenti sulle pensioni e opposizioni in allerta. Ecco gli ultimi sviluppi.

La manovra di bilancio torna al centro del dibattito parlamentare con l’approvazione di un nuovo emendamento che introduce novità economiche e fiscali, ma che alimenta anche tensioni politiche in Senato. La riproposizione della norma sul condono del 2003 ha scatenato le reazioni delle opposizioni, pronte a ricorrere all’ostruzionismo per bloccare l’iter della legge.

In questo contesto, il governo sottolinea l’urgenza di chiudere la manovra, mentre il confronto tra maggioranza e opposizioni promette di essere acceso.

Via libera al nuovo emendamento: tra le novità risorse per imprese, Tfr e infrastrutture

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato il nuovo emendamento del governo alla legge di Bilancio, introdotto oggi con un subemendamento a firma Lega e Fratelli d’Italia.

Tra le principali novità, l’estensione della tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi dei contratti rinnovati nel 2024 e l’ampliamento della platea dei beneficiari fino a redditi di 33mila euro. Il provvedimento conferma inoltre le risorse per crediti d’imposta Transizione 5.0 e Zes, con fondi aggiuntivi fino a 532 milioni per le aziende che ne hanno fatto richiesta, e introduce un meccanismo di versamento anticipato delle assicurazioni RCA, che porterà un gettito stimato di 1,3 miliardi nel 2026.

Per quanto riguarda il Tfr, dal 2026 saranno tenuti al versamento anche i datori di lavoro con almeno 50 dipendenti, mentre dal 2032 l’obbligo si estenderà a chi occupa 40 o più addetti. È confermata l’adesione automatica dei neoassunti alla previdenza complementare, con possibilità di rinuncia entro 60 giorni.

Sul fronte pensionistico, viene sospesa la possibilità di cumulare rendite complementari per anticipare la pensione di vecchiaia, con risparmi stimati fino a 130 milioni nel 2035. Vengono inoltre aumentati i tagli all’anticipo pensionistico per lavoratori precoci e usuranti, con decurtazioni fino a 190 milioni dal 2034.

Il governo rifinanzia anche il Ponte sullo Stretto di Messina, con stanziamenti adeguati agli aggiornamenti dell’iter amministrativo e agli impegni non perfezionati relativi al 2024.

Manovra, via libera a nuovo emendamento: opposizioni minacciano ostruzionismo

Nonostante il via libera all’emendamento, la manovra resta al centro di tensioni politiche. La maggioranza ha riproposto una nuova formulazione della norma sul condono del 2003, provocando la reazione immediata delle opposizioni che minacciano l’ostruzionismo in aula. Il senatore Pd Antonio Nicita ha avvertito: “Avremmo votato in modo contrario, ma non si può arrivare a qualche ora con una nuova prospettiva di condono. O si ritira, o cambiano gli esiti della legge di bilancio“.

Il capogruppo M5s Stefano Patuanelli ha aggiunto: “È inaccettabile, è un tema che non si può inserire in legge di bilancio il 20 dicembre alle 17.16… se questa cosa non viene tolta dal tavolo restiamo qui giorno e notte“. Stesso tono per la capogruppo di Italia Viva, Raffaella Paita, che ha parlato di “forzatura inaccettabile”, e per Tino Magni di Avs, che ha concluso con un netto: O lo tolgono o lo tolgono“.

Le opposizioni si preparano quindi a bloccare i lavori, mentre la maggioranza insiste sulla necessità di chiudere la manovra con le misure già approvate in commissione, ritenute fondamentali per sostenere imprese, previdenza complementare, crediti d’imposta, infrastrutture strategiche e il rifinanziamento di progetti chiave come il Ponte sullo Stretto. Tra le misure economiche, spiccano anche il contributo aggiuntivo per il Piano Casa, rideterminato a 200 milioni per il biennio 2026-2027, e l’incremento delle aliquote Zes per agricoltura, pesca e acquacoltura.

Il mandato al relatore è stato approvato e il testo sarà presentato in Aula lunedì per la discussione generale, con la votazione prevista per martedì. Poco prima del voto, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ringraziato sia la maggioranza sia l’opposizione per il lavoro svolto.