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Messico, molestie sessuali in diretta TV: l’attacco a Sheinbaum spinge verso riforme legislative

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L’aggressione a Sheinbaum in diretta TV riaccende il dibattito sulla protezione delle donne e stimola nuove riforme contro gli abusi in Messico.

In Messico, le molestie sessuali continuano a essere un problema allarmante, come ha drammaticamente mostrato un episodio recente che ha coinvolto la presidente Claudia Sheinbaum. Durante un evento pubblico, l’aggressione nei suoi confronti è stata ripresa in diretta TV, suscitando indignazione nazionale e internazionale. Il video, diventato virale, ha acceso nuovamente il dibattito sulla sicurezza delle donne e sulla necessità di rafforzare le leggi contro gli abusi sessuali in tutto il Paese.

Molestie in diretta TV per la Presidente Sheinbaum scuotono il Messico

Il 4 novembre a Città del Messico, la presidente Claudia Sheinbaum è stata vittima di un’aggressione sessuale durante un evento pubblico. Un uomo, mentre la presidente salutava i sostenitori all’uscita del palazzo presidenziale, l’ha abbracciata alle spalle, baciandola sul collo e palpeggiandola, prima di essere allontanato dalla scorta.

L’episodio, ripreso in diretta televisiva e diventato rapidamente virale, ha provocato un’ondata di indignazione nel Paese e sui social. Sheinbaum ha reagito immediatamente, mettendo in chiaro: “Se non denuncio io, in che condizione lascio le altre donne messicane? Nessuno può violare il nostro corpo e il nostro spazio personale“.

Con queste parole, la presidente ha trasformato l’attacco subito in un messaggio di consapevolezza e solidarietà, invitando tutte le donne a denunciare ogni forma di abuso. Veronica Cruz, rappresentante del collettivo femminista Las Libres, ha definito l’aggressione alla presidente “un simbolo drammatico della realtà che milioni di donne affrontano quotidianamente“.

Messico, molestie in diretta TV per la Presidente Sheinbaum: “Ho presentato denuncia”

In risposta all’accaduto, il governo messicano ha annunciato un piano nazionale per rafforzare la tutela delle donne e rendere più efficaci le sanzioni per gli abusi sessuali. Uno degli obiettivi principali è uniformare la legislazione tra i 32 Stati della federazione: attualmente, in 19 stati esistono criteri aggravanti per punire l’abuso sessuale, in altri nove le norme sono insufficienti e in quattro non è chiaro cosa costituisca un reato di questo tipo.

Il Codice penale federale prevede pene da sei a dieci anni di detenzione e una multa fino a 200 giorni di stipendio, ma la loro applicazione risulta ancora disomogenea. Sheinbaum ha sottolineato la necessità di una collaborazione tra tutti gli stati:

Tutti gli Stati devono unirsi oltre la politica per difendere l’integrità delle donne messicane“. Tra le misure previste dal piano ci sono campagne di sensibilizzazione rivolte a donne e uomini, la formazione di pubblici ministeri, giudici e procuratori in ottica di genere, e strumenti per rendere più rapida la presentazione delle denunce.

L’aggressore è stato fermato, ma la vicenda ha avuto risonanza internazionale: Iratxe Garcia Perez, presidente del gruppo dei Socialisti Ue, ha affermato su X che l’episodio “non è un caso isolato: è la realtà che vivono milioni di donne“.